Kuntze, Thaddäus (Kuntz Taddeo) – Pittore (Grünberg, 1731- Roma, 1793).

Intraprese la sua formazione pittorica nella città di Cracovia e giunse a Roma per studiare pittura, una prima volta tra il 1754 e il 1756, formandosi nella bottega di Ludovico Mazzanti, con interessi per Corrado Giaquinto, e definitivamente nel 1766. Operò molto a Roma e nel Lazio tra il 1770 e il 1780 e tra i suoi principali committenti vi furono Enrico Stuart, cardinale duca di York, vescovo di Frascati e il principe Marcantonio IV Borghese. Per quest’ultimo ese­guì la decorazione nel palazzo romano di famiglia a Ripetta (1773) e nella villa al Pincio (1784-1788). La sua prolifica attività nel Lazio lo portò a lavorare molto spesso a Frascati dove realizzò per il car­dinale duca di York gli affreschi per la cappella Refugium Peccatorum nella chiesa del Gesù (1777), raffiguranti la Presentazione al Tempio e l’Adorazione dei Pastori; per la cappella del seminario della stessa chiesa affrescò (affiancato da G. Angeloni) scene della Nascita e del Transito della Vergine, sul soffitto della libreria del seminario realizzò l’Allegoria dell’Ignoranza e della Sapienza.

Per l’episcopio della città tuscolana affrescò, tra il 1777 e il 1778 la cappella, la sala della loggia (con scene di storia romana e ritratti dei cardinali di Frascati) e la sala dei paesaggi (con scorci di giardini e vedute inframezzati da finte statue delle Belle Arti, in collaborazione con G.B. Marchetti). Per la villa dei Borghese a Frascati realizzò una copia delle Nozze Aldobrandini (tempera su tela). Alcune opere del K. sono nella chiesa parrocchiale di S. Barbato a Casalattico (datate ca. 1765), ossia due tele con San Carlo Borromeo e san Pietro Martire e una Madonna del Carmelo con santi, così come nella chiesa di S. Stefano protomartire di Cave (datate ca. 1770) dove, nella volta della navata, è un affresco con il Battesimo di sant’Agostino, nell’abside il Martirio di santo Stefano e nella terza cappella di destra una tela con l’Elemosina di s. Tommaso da Villanova.

A Soriano nel Cimino si conserva un affresco nella chiesa della SS. Trinità, con l’Apoteosi di sant’Agostino (ca. 1776) e nella chiesa di S. Andrea apostolo di Veroli, nella cappella della navata sinistra, si ammirano il Martirio di san Bartolomeo e il Battesimo di Cristo. Una non meglio precisata opera di K. viene segnalata nella chiesa di S. Maria del Buon Consiglio di Genazzano, così come gli vengono attribuiti alcuni dipinti conservati nella chiesa di S. Maria Novella a Bracciano. Tra il 1770 e il 1771 realizzò la decorazione del salotto del Casino Stazi (Locanda Martorelli) ad Ariccia, eseguendo nove tempere murarie narranti la storia d’Ippolito e fatti mitici e storici della città di Ariccia; per le decorazioni architettoniche e ornamentali ebbe la collaborazione G.B. Marchetti (già attivo con lui a Frascati ed a Roma).

BIBL. – Prószynska 1986; Ferraris 1990; Petrucci 1995b.

[Scheda di Margherita Fratarcangeli – Ansl]