Mattei, Giovanni – Agricoltore (Piansano, 1891 – Ivi, 1985)
Figlio di Giuseppe e di Veronica Barbieri, era nato a Piansano e nel 1910 si era imbarcato per gli Stati Uniti dove rimase poco più di un anno. Ritornato in Italia, dal maggio 1913 al dicembre 1913 partecipò alla Guerra di Libia. Quando scoppiò la Prima guerra mondiale era già al fronte al Passo Valles, sul confine italo-austriaco. Nel 60° reggimento fanteria egli fu assegnato ad un reparto speciale che si era specializzato nel taglio dei reticolati nemici in vista dell’attacco delle truppe italiane che per quei varchi sarebbero passate. Il 29 giugno 1915 fu ferito al mento. Il 2 agosto successivo scrisse una lettera ai familiari nella quale chiedeva perdono a tutti, ormai convinto di andare a morire; nella notte successiva, durante un nuovo attacco, fu gravemente ferito e poi fu fatto prigioniero dagli Austriaci. Il suo comando lo dette per morto sulla base della testimonianza di commilitoni; di conseguenza fu inviato il telegramma dal Ministero della Guerra che annunciava tale evento e fu fatto il funerale in chiesa e trascritta la sua morte nel registro dei defunti dell’anagrafe comunale. Nel gennaio del 1916 attraverso la Croce Rossa, si seppe che era vivo e prigioniero: lavorava sul fronte russo dove rimase sino al marzo 1917 quando fu spostato sul fronte occidentale a lavorare per conto dell’esercito tedesco. Fece ritorno a casa nel dicembre 1918 a guerra finita; suo fratello Edoardo era morto per malattia dopo essere stato fatto prigioniero nell’ottobre 1917. La cancellazione della morte registrata nel 1915 fu fatta solamente molti anni dopo. Fu decorato con Medaglia di bronzo al valor militare. E’ morto a Piansano nel 1985.
BIBL. – A. Mattei, Il fu Mattei Giovanni, in “La Loggetta”, settembre 2001, pp. 1-3; ora in A. Mattei, Quei morti ci servono, Piansano 2001, pp. 92-99.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]