Mida – Famiglia (Sec. XVIII-XIX)

Tra le 42 famiglie di Albanesi arrivati a Canino nel giugno 1756, in procinto poi di trovare definitiva sistemazione a Pianiano nelle terre loro assegnate dalla Congregazione di Propaganda Fide tramite l’affittuario generale dello Stato di Castro conte Soderini c’era anche Marco Mida. La sua famiglia risultava composta da quattro adulti. Al momento dell’affidamento dei terreni, Marco Mida ebbe 9 rubbi e 3 staia oltre una vacca da allevamento e una vacca per il latte; Andrea Mida (forse suo fratello o suo figlio) ebbe 2 rubbi e 3 staia oltre a 2 bovi per arare, una mucca da allevamento e una mucca da latte. La media era meno di due rubbi a famiglia. Tutti due inoltre ebbero in dote una serie di attrezzi da lavoro.

Il trasferimento compiuto dalla maggior parte degli Albanesi e Poggio in Puglia, nel tentativo di trovare condizioni migliori di quelle loro fatte a Pianiano, vede la presenza di Andrea Mida e di Stefano Mida. Le notizie che avevano convinto la comunità a lasciare Canino erano giunte da Napoli erano attraverso Stefano Mida che aveva il fratello Nicolò che era Tenente colonnello nell’esercito napoletano; fu  Nicolò Mida che anticipò le spese per il viaggio verso Napoli e poi il ritorno.

Quando furono ritornati a Canino per tornare a lavorare a Pianiano i Mida ebbero nuovamente concessione di terre: sia Marco (due some) che Stefano (4 some). Non si parla più di Andrea che forse a questa data era già morto (un Marco Mida nel 1758 era già dato per morto prima dell’avventura nel Regno di Napoli).

La lite intentata da don Stefano Remani (V. ) contro gli Albanesi si concluse nel 1803. Stefano Mida  e Maria Domenica Mida, designati quali suoi eredi perché suoi nipoti,  erano diventati, insieme agli Sterbini, i più grandi proprietari terrieri della zona. Gli Albanesi rimasti poco a poco se ne andarono da Pianiano verso Ischia di Castro,  Canino e Cellere a lavorare per conto d’altri. Alla data del 1845 a Pianiano restavano solo tre famiglie di quelle che avevano popolato quel borgo ottant’anni prima: i Mida, i Micheli e i Codelli.

Stefano Mida (figlio di Vincenzo che era tra gli Albanesi emigrati nel 1756), aveva sposato Santa Cristofani di Tessennano che nel 1845, ormai vedova,  viveva a Pianiano con i suoi figli. L’ultima esponente della famiglia Mida è stata Irene Mida morta nel 1937 e sepolta nel piccolo cimitero locale.

BIBL. – I. Sarro, L’insediamento albanese di Pianiano, Nardò, 2021, passim, in particolare p. 66, 96; M. Lotti, La colonia albanese del Castello di Pianiano. 1756-1845, Vetralla 2016, passim.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]