Orfei Bonaventura – Prelato, bibliotecario (Ba­gnoregio 1786 – 1861).

Di fami­glia nobile ascritta al patriziato di Bologna (ma una famiglia Orfei è presente anche a Bagnoregio dal XVIII secolo!), fu av­vocato dei poveri dal 1817 e membro del Collegio dei dottori istituito da Leone XII alla Sapienza nel 1824. Nel 1836 entrò a far parte del Collegio degli avvocati concistoriali. Con la restaurazione ponti­ficia dopo gli eventi repubblicani del 1849, fu chia­mato a far parte del Consiglio di censura per l’epu­razione delle università presieduto dal maestro del Sacro Palazzo Domenico Buttaoni e incaricato di procedere alle inchieste necessarie a rimuovere dai pubblici uffici universitari le personalità coinvolte nei recenti avvenimenti repubblicani. I lavori del Consiglio si conclusero il 10 giugno 1850 con provvedimenti a carico di settantadue tra docenti e impiegati nei quindici istituti controllati. O. e il rettore Frattini, quando, il 28 febbr. 1851 Pio IX tornò per la prima volta all’Archiginnasio, ac­colsero ufficialmente e accompagnarono il pontefice in visita. Fu bibliotecario della Biblioteca Ales­sandrina fino all’ag. 1852; al termine del mandato, stese una dettagliata relazione al Cardinal Fomari lamentando la disorganizzazione e la difficoltà de­gli acquisti librari della biblioteca. Dal 25 febbr. 1859 fu membro dell’Accademia di Religione Cat­tolica. Della famiglia Orfei di Bagnoregio si ricorda un canonico della cattedrale e provicario della Diocesi, Gian Domenico, esiliato durante il periodo napoleonico, e il cardinale Enrico, vescovo di Cesena e poi di Ravenna e morto nel 1870 (secondo alcuni nativo di Orvieto e non di Bagnoregio).

BIBL. — Spano 1935, p. 104; Piolanti 1977, p. 274; Boutry 2002, p. 728 (in cui è riportato come luogo di nascita Orvie­to); Rita 2003, p. 99 n. 9 (con rif. alle fonti d’archivio); Pa­cifici 2004, pp. 27-31,44 (sull’attività del Consiglio di Cen­sura, con rif. alle fonti d’archivio e bibl.).

[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri; revisione di Luciano Osbat-Cersal]