Pieri Buti – Famiglia (Montefiascone, secc. XIX-XX)
Ramo dell’aristocratica famiglia Pieri di Montefiascone, ivi costituitosi agli inizi dell’Ottocento a seguito dell’unione di un elemento femminile di questa casata con uno maschile immigrato della famiglia Buti. Tra i membri della famiglia Pieri si era in precedenza distinto Francesco Maria, autore de La situazione trasciminia degli antichi Falisci e della loro metropoli Falerio, studio storico sulla civiltà falisca non scevro da fantasiose suggestioni, pubblicato postumo, nel 1788, dalla tipografia del Seminario di Montefiascone.
Per il ramo dei Pieri Buti occorre citare: Filippo, colonnello che, in occasione dei moti del 1848-1849, fu uno dei più attivi rivoluzionari della città facendo innalzare l’Albero della Libertà, accogliendo entusiasticamente Ciceruacchio, organizzando delle facinorose «Passeggiate notturne militari»; Giovanni Battista, detto Tittaccia, sindaco di Montefiascone nel 1873; Pietro, che scoprì, nella locanda di proprietà della famiglia, ricevuta in enfiteusi perpetua e con titolo di primogenitura dai Cavalieri teutonici, lo stemma dell’impero asburgico e quelli di vari maestri dell’Ordine.
Menzione particolare merita infine Luigi, fratello di Pietro e autore di una Storia di Montefiascone, opera che, nonostante gli evidenti limiti storiografici e le carenze documentarie, costituisce a tutt’oggi la più organica storia della città. In precedenza alla suddetta opera (stampata a Montefiascone dalla tipografia del Seminario, presso Leonardi ed Argentini, nel 1870), Luigi aveva dato alle stampe una raccolta di poesie giovanili (Poesie varie, Roma, Tipografia Ferretti, 1845), una biografia (Biografìa del sacerdote can. Damiano Bacchi, Tip. del Seminario, presso Uldarico Sartini, 1862) e una sintetica cronotassi dei rettori del Patrimonio di San Pietro insediati a Montefiascone (Antico palazzo di S. Pietro in Montefiascone, Montefiascone, Tip. del Sem. presso Leonardi e Argentini, 1869).
BIBL. – AC Viterbo, Delegazione Apostolica di Viterbo, serie I, b. 40: “Registro degl’individui che durante l’anarchia del 1849, si compromisero nella provincia di Viterbo, tranne la Città istessa di Viterbo per la quale si è provveduto con altro separato registro”. Rinaldo Cordovani, Canti popolari montefiasconesi, «La Voce», XIV, 5, 1981, p. 8.
[Scheda di Giancarlo Breccola – Ibimus]