Riario, Ottaviano – Vescovo (Roma, 13 ago. 1479 – Bagnaia, 6 ott. 1523)
Era figlio di Girolamo, Signore di Forlì e di Imola, e di Caterina Sforza. Alla morte del padre, egli aveva nove anni, gli successe sotto la tutela della madre e con l’aiuto dello zio cardinale Raffaele Sansoni-Riario riuscì a mantenere lo stato fino all’arrivo di Cesare Borgia. Quando cessò il Borgia egli fece un timido tentativo di riprendersi lo Stato ma questa volta trovò l’opposizione di Giulio II che volle annettere definitivamente quei territorio allo Stato della Chiesa. A quel punto al R. non rimaneva che la carriera ecclesiastica e accettò la cessione del vescovado di Viterbo-Tuscania fatta dallo zio.
Fece solenne ingresso a Viterbo il 1° gennaio 1507 ma fu solo nel 1510, morta la madre, che egli prese l’ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale. Fu presente al Concilio del Laterano aperto nel 1512 da una orazione di Egidio Antonini, Generale degli Agostiniani e futuro vescovo di Viterbo. Ospitò a più riprese il papa Giulio II a Viterbo e poi anche Leone X che fu a Viterbo nel 1514. Il 21 luglio 1521, dopo la morte dello zio che era stato processato, incarcerato e deposto dal cardinalato perché coinvolto nella congiura ordita dal cardinale Petrucci, era entrato in possesso del parco e della villa di Bagnaia che divenne la sua dimora preferita da dove continuò nel governo della Diocesi.
Morì nell’ottobre 1523 per una epidemia di peste scoppiata nel mese di maggio anche a Viterbo e fu sepolto nella chiesa di S. Maria a Bagnaia lasciando come erede universale la Mensa vescovile di Viterbo.
BIBL. – “Catalogus episcoporum omnium Viterbij de quibus notitia haberi potuit ex varijs publicis scriptoris et diplomatibus”, p. 175-176 in CEDIDO, Biblioteca del Capitolo della cattedrale. G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. II, Viterbo 1938, pp. 330-376; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), pp. 38-39, HC, vol. III, p. 335; F. Pietrini, I vescovi e la Diocesi di Viterbo, Viterbo 1949, pp. 64-66.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]