Sagretti, Salvo Maria – Sacerdote (Barbarano Romano, 7 mar. 1812 – Roma, 16 sett. 1873)
Nato a Barbarano Romano il 7 marzo 1812, figlio di Centurione Sagretti e di Cristina Arcangeli (e battezzato dall’ostetrica in casa per il pericolo di morte improvvisa), studiò dapprima nel Seminario di Montefiascone e poi a Roma, alla Sapienza, dove conseguì la laurea in utroque iure nel 1834. La sua famiglia, che ebbe importanti ruoli nella storia risorgimentale di Barbarano, era originaria di Carassai, in provincia di Ascoli Piceno. A Roma fu Segretario dell’Uditore della Sacra Rota Luigi Bovini poi, per intercessione del cardinale Mario Mattei, protettore di Barbarano Romano, entrò in prelatura come Referendario.
Nello stesso anno fu nominato Segretario di Stato per gli Affari Interni. Ponente del Buon Governo, assessore del Tribunale del Governatore di Roma, nel 1843 divenne votante del Tribunale della Congregazione di Loreto (22 febb.) e Ponente della Consulta.
Fu Delegato apostolico di Ascoli Piceno dai primi mesi del 1843 al dic. 1846, quando Pio IX lo richiamò a Roma. Nel genn. 1847 fu ponente e vicepresidente del Tribunale della Consulta. Membro del Consiglio di censura, ne divenne Presidente nel nov. 1854. Nominato vicepresidente della Congregazione sanitaria il 10 marzo 1863, tre anni più tardi divenne canonico di S. Pietro in Vaticano (4 marzo 1866). Nel 1867 fu dapprima uditore semplice e poi, nel 1868, uditore generale della Camera Apostolica. Si dimise dal Canonicato il 21 giugno 1869. Nei moti che precedettero l’Unità d’Italia erano ben quattro i Sagretti di Barbarano Romano impiegati nell’amministrazione pontificia – e tra questi Salvo Maria – mentre alcuni dei loro parenti in paese inneggiavano al tricolore.
Morì a Roma il 16 settembre 1873 e fu sepolto nella chiesa di S. Giacomo in Augusta.
Di lui rimangono opere sia relative al suo incarico nella Congregazione di sanità (Istruzione popolare sulla peste bovina, Roma, Tip. della Rev. Cam. Apostolica, 1863 e Istruzione popolare sul cholera-morbus, Roma, [s.t.], 1865) che al suo ruolo di Uditore generale della Camera apostolica.
BIBL. – Callier 1950, p. 106; Boutry 2002, pp. 626-627 (con rif. alle fonti d’archivio e bibl.); D. Rezza, M. Stocchi, Il Capitolo di San Pietro in Vaticano dalle origini al XX secolo. Volume I: la storia e le persone, Città del Vaticano, Edizioni Capitolo Vaticano, 2008, p. 401; G. Musolino, Barbarano. Storia civile e religiosa, Viterbo 2001, passim.
[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri; integrazioni di Luciano Osbat – Cersal]