Silvestrelli Giulio – Storico (Ariccia, secondo altri Tuscania, 11 ago. 1855 – Roma, 1938).

Figlio di Luigi, esponente di antica famiglia originaria delle Marche trapiantata poi tra Viterbo e Tuscania e infine trasferitasi a Roma (nel 1902 la sua famiglia fu iscritta nell’Albo d’oro della nobiltà italiana e nell’Elenco ufficiale nobiliare italiano con il titolo di nobile di Tosca­nella), si laureò in ingegneria poi entrò in diplomazia nel 1878 e prestò servizio a Pietroburgo, Sofia, Bena (dal 1902 al 1904), ad Atene e concluse la sua carriera come ambasciatore a Madrid dal 1905 al 1910. Collocato in pensione su sua richiesta, si dedicò a coltivare la sua passione che era la ricerca sul patrimonio storico e artistico del Lazio. Scrisse saggi e articoli su diversi luoghi della regione e poi la sua ricerca si estese a tutto il territorio del Lazio nei confini dell’epoca, realizzando un’opera fondamentale sulla storia di quest’area e sulle signorie feudali che vi insistettero dal Me­dioevo all’età moderna (Città, castelli e terre della regione romana, voll. 2, Città di Castello, Tipogra­fia dell’Unione Arti Grafiche, 1914), ristampata più volte fino ad anni recenti.

Tra gli altri scritti si ricordano: Anticoli Corrado (Roma, R. Società Ro­mana di Storia Patria, 1916); Sant’Angelo Romano (già Sant’Angelo in Capoccia) (Perugia, Unione Ti­pografica Cooperativa, 1916); Castell’Arcione (Pe­rugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1917); Le chiese e i feudi dell ‘Ordine dei Templari e dell’Or­dine di San Giovanni di Gerusalemme nella regio­ne romana: nota (Roma, Tipografia della Reale Ac­cademia dei Lincei, 1917); Farnese e i suoi feuda­tari (Roma, Libreria dello Stato, 1924); Toscanella (Tuscania) («Roma», VI, luglio 1928); Gallese (“Archivio della Società romana di storia patria”, 1917); Tolfa (Tolfavecchia, Tolfanova, Allumiere, «Roma», VII, 5, 1929).

Tra gli altri membri della famiglia occorre ricordare Giovanni Tommaso (Toscanella 1776 – Roma 11 nov. 1853), possidente e commerciante, trasferitosi a Roma (1820) e coniugato dal 1826 con Teresa Gozzani di San Giorgio, da cui ebbe Luigi (n. 1827, padre di Giulio), Giuseppe (n. 1829), Cesare (n. 1831), Elisa Maria (n. 1833), Maria Luisa (n. 1835) e Ca­terina (n. 1837); una lapide fatta apporre dal Co­mune di Tuscania ne commemora l’instancabile at­tività di benefattore, e altra lo ricorda per le stesse ragioni a Ischia di Castro, nell’odierna piazza Sten­dardi.

Menzione particolare va fatta del fi­glio Cesare (Roma 7 nov. 1831 – Moricone 9 dic. 1911), in religione Bernardo Maria, padre passionista e superiore generale dell’Ordine, dichiarato bea­to da Giovanni Paolo II il 16 ott. 1988.

BIBL. – Spreti, VI, pp. 325-326; Filippo D’Amando, P. Ber­nardo M. Silvestrelli passionista a sessant ‘anni dalla morte: 9 dicembre 1911 – 9 dicembre 1971, Macerata, Tip. macera­tese, 1971 ; Ferdinando G. Zicchetti, Padre Bernardo M. Sil­vestrelli passionista, s.l., cipi, 1988; Tei 2002, pp. 17-27: 22 n. 21; G. Silvestrelli, Città castelli e terre della regione romana, II ed. riveduta e corretta dall’autore, Vol. I, p. IX, Roma 1970; T. Gatani, Diplomatici italiani in Svizzera, Palermo 2018.

[Scheda di Marina Bucchi Ibimus; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]