Simone – Vescovo (Sec. XIII)
Il 30 agosto 1272 Gregorio X confermava l’elezione di Simone a vescovo di Bagnoregio (che era stato preceduto da un Rustico II o più probabilmente a un vescovo Nucio che avrebbe retto quella chiesa dal 1258 al 1272).
Nella bolla di conferma si narra che i canonici della cattedrale di Bagnoregio, che era rimasta senza vescovo, individuarono quattro tra di loro ai quali delegarono la scelta del nome da proporre. Il prescelto fu Simone, che era canonico della stessa cattedrale: la sua nomina fu ratificata dopo che la proposta, analizzata da alcuni cardinali, fu ritenuta adeguata e S. definito uomo di scienza, di integra condotta e profonda spiritualità.
Durante il suo governo insorsero questioni a proposito delle offerte che venivano raccolte a Celleno, nelle chiese di S. Giovanni e S. Oculo che la chiesa di S. Sisto di Viterbo pretendeva per se e che il vescovo di Bagnoregio invece reclamava per competenza territoriale. La questione fu risolta in favore della chiesa di San Sisto nel 1277.
Nel 1281, sotto il pontificato di Martino IV, Simone fu nominato vicario nelle cose spirituali del Patrimonio di San Pietro e poi vicario per la città di Rieti. Nel 1284 fu inviato come delegato del papa a Perugia con minaccia di sottoporre gli abitanti della città a scomunica e la città ad interdetto se non si fossero ravveduti. Nel 1287 fu artefice di una pacificazione tra Bagnoregio, Orvieto e Montefiascone. Nel 1292 ottenne da papa Nicolò IV la facoltà di alienare alcune terre per acquistarne altre, più produttive. Probabilmente resse la Diocesi fino alla metà degli anni Novanta: nel 1297 infatti troviamo un nuovo vescovo a Bagnoregio.
BIBL. – Quintarelli 1896, pp. 205-216; ABI, I, 914, pp. 246-264; HC, vol. I, p. 126; F. Macchioni, Storia di Bagnoregio dai tempi antichi fino al 1503, Viterbo, Agnesotti 1956, pp. 204-226; F. Petrangeli Papini, Bagnoregio. Cronologia storica, Viterbo, Agnesotti, 1972, p. 29-35. [Scheda di Carla Vaudo – Srsp; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]