Sindici, Augusto – Scrittore (Roma, 8 mar. 1839 – ivi, 19 sett. 1921).
Patriota, prese parte alle campagne del 1859, del 1866 e del 1870. Fu poeta dialettale e, in qualità di ufficiale di cavalleria, si distinse per una serie di azioni patriottiche nel 1858 e nel 1870. Il suo esordio da poeta fu con la raccolta di sonetti in romanesco sulla Campagna Romana del 1896. Per questo motivo venne chiamato «il poeta della Campagna Romana». Era questa una forma diversa ma ugualmente efficace per contribuire a far conoscere il misero stato degli abitanti. «Nel contrasto fra la vita pastorale e i tetri paesaggi pieni di memoria di fatti tragici divenuti leggendari, egli seppe infondere un tono di serenità che forma il pregio maggiore dei suoi versi». Egli, infatti, dell’Agro conosceva persone, personaggi e luoghi.
Le leggende e le descrizioni di itinerari furono pubblicati a Roma fra il 1900 e il 1920 nella Nuova Antologia e raccolti successivamente in volumi, fra cui Ore calde, sonetti (1906), Ottave in dialetto romanesco (1906), Quattordici leggende della Campagna Romana. Poesie in dialetto romanesco (Milano, Treves, 1902 con prefazione di Gabriele D’Annunzio; rist. in ed. economica Roma, 1804 Optima, 1930). Si ricordano inoltre Le strade della Campagna Romana (s.a.) e i sonetti dialettali Campagna Romana (1896). Sono rimasti incompiuti alcuni Ricordi, mentre meno valore hanno i due libri in lingua letteraria Gente alla moda (Napoli, Trani, 1876), L’ultimo peccato (1897).
BIBL. – Veo 1927a, pp. 181-183; Veo 1927b; Salvatore Rosati in Enc. Italiana, XXXI, pp. 836-837.