Sordini, Caterina (Suor Maria Maddalena dell’Incarnazione) – Religiosa, Beata (Porto Santo Stefano, 16 apr. 1770 – Roma, 29 nov. 1824)

Nata a Porto Santo Stefano il 17 aprile 1770 da Lorenzo e Teresa Movizzi, era entrata tra le terziarie francescane nel Monastero dei SS. Filippo e Giacomo di Ischia di Castro dove vestì l’abito religioso il 26 ottobre 1799 e prese il nome di suor Maria Maddalena dell’Incarnazione.  Fin da quei tempi cominciò a pensare alla creazione di un nuovo istituto religioso dedicato all’adorazione perpetua dell’Eucarestia e divenuta badessa nel 1802 cominciò ad adoperarsi in tale direzione con l’aiuto del suo direttore spirituale don Giovanni Antonio Baldeschi e con l’aiuto del vescovo di Acquapendente, F. Pierleoni. Nel 1803, a seguito della notizia di guarigioni straordinarie e della intensa vita spirituale che in quel Monastero si esprimeva, venne a Ischia di Castro Carlo Emanuele IV di Savoia, Re di Sardegna, in esilio a Roma perché spodestato da Napoleone; era in compagnia della moglie Maria Clotilde e i sovrani rimasero così colpiti da quel clima spirituale da divenire sostenitori della Suora che poté contare anche sull’aiuto del vescovo mons. Francesco Saverio Castiglioni (poi cardinale e papa con il nome di Pio VIII) e della famiglia Castiglioni, beneficiati da suor Maria Maddalena.  Rimase a Ischia di Castro fino al 1807 quando, con l’incoraggiamento di Pio VII, inaugurò la prima casa delle Adoratrici perpetue del SS. Sacramento. Dopo l’interruzione del periodo napoleonico la sua iniziativa ebbe nuova vita e Pio VII approvò definitivamente l’Istituto il 13 febbraio 1818. Che aveva nel frattempo cominciato ad espandersi in particolare nel Messico e nell’America del sud. Dal 1973 anche il Monastero di Ischia di Castro è entrato nell’Ordine delle Adoratrici perpetue del SS. Sacramento.

Suor Maria Maddalena morì a Roma il 29 aprile 1824. Nel 1839 le sue spoglie furono traslate nella chiesa di S. Maria Maddalena a Monte Cavallo, nuova sede romana dell’Istituto e contemporaneamente furono avviati i processi locali per la causa di beatificazione che è stata proclamata il 3 maggio 2008.

BIBL. – Bibliotheca Sanctorum. Prima appendice, Roma 1987, pp. 1286-1287; A. Alessandrini, Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione: una beata in casa nostra, in “La Loggetta”, anno XIII (2008), n. 1, pp. 90-94; N. Gori, Incontenibile fuoco d’amore nella venerabile suor Maria Maddalena dell’Incarnazione, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2003.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]