Sperandio Tommaso – Vescovo (Fano sec. XVI- Bagnoregio, 12 lugl. 1590).
Dottore in legge e prelato erudito, fu uditore del cardinale Giacomo Savelli. Eletto vescovo di Traù in Dalmazia da Pio V, venne traslato a Bagnoregio da Gregorio XIII il 29 maggio 1581 per rinuncia dell’ottuagenario Umberto Locati.
Tra le prime decisioni prese fu quella del trasferimento del Capitolo della collegiata di S. Nicola di Rota (a causa del suo precario stato di conservazione) alla vicina chiesa di S. Maria della Neve, che assunse il titolo della precedente e venne restaurata, mentre l’altra fu abbattuta. Successivamente, dopo il terremoto del 1695, la chiesa ricevette il titolo di S. Nicola e Donato e dopo la metà del XVIII secolo nuovamente restaurata e ampliata con il titolo dei santi Nicola, Donato e Bonaventura.
Durante gli anni del suo episcopato eresse in Collegiata la chiesa parrocchiale di Castiglione in Teverina. A Bagnoregio fu costruito un convento dei Cappuccini mentre si avviò, nel 1586-1587, una causa fra il clero secolare di Bagnoregio e i Minori Francescani a proposito del possesso della reliquia del Braccio di san Bonaventura, causa che si protrasse fino al 1945. Nel 1588 san Bonaventura era stato dichiarato Dottore della Chiesa. Nel 1589 fu eretta la “Porta Albana” che prese il nome dal cardinale G. Albani, allora Governatore di Bagnoregio.
Morì il 12 luglio 1590 e venne sepolto a Civita, nella chiesa che allora era la Cattedrale della Diocesi.
BIBL. – Cappelletti, v, p. 600; Moroni, CI, pp. 311-312; Gams, p. 670; HC, IH, pp. 142; Petrangeli Papini 1972, p. 99; Signorelli 1979, p. 27; Ramacci 1986, p. 35.
[Scheda di Simona Sperindei – Ibimus; integrazione di Luciano Osbat – Cersal]