Sugaroni, Anselmo – Falegname (Acquapendente, 29 mar. 1865-1933)

Anselmo era nato il 29 marzo 1865 da  Antonio e Caterina Cimicchioli  ed erano abitanti della parrocchia di  S. Lorenzo di Acquapendente. E’ stato il capostipite di una famiglia che per tre generazioni si è dedicata alla lavorazione del legno. Lui lavorò sempre ad Acquapendente producendo mobili, infissi e qualsiasi cosa gli venisse commissionata. Tra i lavori più noti gli infissi realizzati per l’Anfiteatro Cordeschi e per la facciata dell’Ospedale Civile. Fu il primo ad Acquapendente ad usare macchine elettriche per la lavorazione del legno. Tra i suoi figli Achille (1897-1984) continuò la sua attività; Cormanno (1894 -1939) lavorò a Roma, a Genova e a Deruta; Valdimiro (1899-1982) lavorò anche lui a Deruta e uno dei suoi lavori più importanti è il tabernacolo della chiesa di S. Giovanni a Perugia. Un figlio di Valdimiro, Velio, si distinse nel campo dell’artigianato artistico del legno in qualità di restauratore, intagliatore e soprattutto intarsiatore e in questi settori fu presente a varie mostre con i suoi lavori ottenendo importanti riconoscimenti. Una pubblicazione fu edita in occasione di una sua mostra avvenuta ad Acquapendente nel 1981 (Velio Sugaroni. Retrospettiva. Catalogo della Mostra, Acquapendente, Biblioteca comunale, 22-30 agosto 1981, Acquapendente, 1981). Velio fu esecutore di numerosi carri di carnevale, di Pugnaloni e di numerose infiorate.

Anche il quarto figlio di Anselmo, Odino (1908-1961), aveva fatto il falegname prima a Roma poi ad Acquapendente dove fu anche laccatore. Divenne poi insegnante nella Scuola di avviamento professionale per il settore dell’ebanisteria.

Fonti e Bibl.: Cedido, Archivio della parrocchia del S. Sepolcro di Acquapendente, Serie “Registri parrocchiali”, Registro dei battesimi, 1853-1866. R. Chiovelli, R. Pepparulli, M. Rossi, La lavorazione del legno ad Acquapendente, Acquapendente 1986, pp. 14-16.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]