Vignoli Maria Porzia, o.p. – Poetessa (Viterbo 1632 – ivi 1687).

Figlia di Filippo e di Elena Merli, nel 1658 divenne suora nel convento domenicano di S. Caterina da Siena di Viterbo, sorto nel 1516 in contrada S. Matteo, sotto la protezione dei frati del­la Quercia, per opera del legato Giovanni Battista Cardelli e di Niccolò Barelli. In tale convento si ri­tirò nel 1525 Vittoria Colonna, dopo avere ricevuto la notizia della morte del consorte, don Ferrante Francesco d’Ávalos.

Maria Porzia studiò gramma­tica, latino, aritmetica, astronomia, e fu una poetes­sa: autrice di sonetti, idilli e odi, compose inoltre alcuni drammi in musica (Gli Amori del Panaro), oratori, canzonette e ariette per musica sacra. Tra le sue opere maggiori è necessario citare L’obelisco di piazza Navona  (Roma, nella stampa di Francesco Moneta, 1651), che contiene una particolareggiata descrizione dell’obelisco fatto erigere da papa In­nocenzo X; l’idillio Il Tebro giocondo (Roma, per Francesco Moneta, 1653), dedicato a Francesca d’Ávalos, principessa di Gallicano, composto il 3 luglio 1653, e la canzone Il vaticinio della Sibilla Tiburtina  (Roma, per il Moneta, 1653) scritta il 10 dic. 1653 in occasione del ritorno del principe Ri­naldo Cardinal d’Este a Roma; compilò anche altri opuscoli, tra cui uno in occasione del genetliaco del principe primogenito del re di Polonia.

Tra le nu­merose opere rimaste manoscritte si può ricordare Il Campidoglio, panegirico scritto in onore della regi­na Cristina di Svezia.

BIBL. – QE, II, pp. 848-849; Marocco, XIV, p. 33; Signorelli 1967; Franchi 1994, p. 560.

[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]