Vipereschi – Famiglia (Tarquinia, Secc. XIV-XVII)

Nobile casata oriunda di Corneto (oggi Tarquinia) che dalla fine del sec. XIV possedeva alcuni feudi presso la località di Toscanella (oggi Tuscania); un suo esponente nel 1434 fu governatore di Roma. A Corneto si distinsero Jacomo e Antoniuccio, nel 1509 contestabili delle parrocchie di S. Pancrazio e S. Giovanni gerosolimitano; Viperesco, morto nel 1535 nell’assalto di Tunisi, il cui monumento era stato posto nella chiesa di S. Marco; nel 1581 alcuni successori di Viperesco erano creditori della comunità per la costruzione di una condotta d’acqua.

Nello stesso anno si ricorda Emilio, che si occupò di una missione di Corneto presso il commissario dei padri Zoccolanti. Oltre a Mutici, che nell’ott. 1599 sostenne il restauro dell’altare maggiore di S. Francesco, vanno citati Marco Antonio, canonico lateranense e referendario della Segnatura, che nel 1609 si prodigò per la costruzione di gran parte delle celle dell’infermeria del convento dell’Aracoeli a Roma, dove morì all’età di 49 anni e trovò sepoltura nella chiesa di S. Maria di Loreto; Bonaventura, nominato il 13 maggio 1623 guardiano del convento di S. Francesco a Tarquinia, carica che ricoprì fino al 13 sett. 1625, quando fu eletto provinciale Angelo Seneca da Carpineto Romano, dal 1628 guardiano del convento romano dell’Aracoeli e il 7 sett. 1631 nominato definitore provinciale; Alessandro, che commissionò l’ampliamento del coro della chiesa romana di S. Francesco a Ripa. La famiglia si estinse nel 1668 con la morte di Livia.

Arme: di rosso alla banda d’azzurro bordata d’oro e caricata di tre draghi d’ar­gento.

BIBL. –  Dasti 1878, p. 178; Amayden, II, p. 231; Zucconi 1972, p. 119; De Paolis 1980, pp. 109-10; Tiziani 1985, pp. 179-182.

[Scheda di Simona Sperindei – Ibimus]