Zelli Jacobuzzi Leopoldo, o.s.b. – Abate (Viterbo, 1818 – Roma, 11 nov. 1895).
Di nobile famiglia attestata dal sec. XVIII che vantava da un ramo discendenza dai nobili tedeschi Zeli giunti in Italia al seguito dell’imperatore Ottone, dall’altro parentele con gli Antici e i Tolomei di Siena, a diciannove anni pronunciò i voti entrando tra i Benedettini del monastero romano di S. Paolo. Amico di insigni studiosi quali il De Rossi e l’Armellini e molto stimato in Curia, fu parroco della parrocchia di S. Paolo fuori le mura (1846-1867), priore claustrale dell’abbazia (1858-1867) e infine abate ordinario (e dunque presidente della Congregazione Cassinese d’Italia) dal 1867 alla morte. Al suo interessamento si deve il restauro e l’attuale disposizione del monastero e collegio di S. Anselmo sull’Aventino. Membro dell’Accademia di Religione Cattolica dal 9 feb. 1866, nel 1874 (10 gen.) fu nominato consultore della Congregazione dei Riti da Pio IX, che aveva avuto modo di apprezzarne l’eloquenza e la dottrina nel corso del primo Concilio Vaticano. Strenuo assertore della vita monastica fondata su povertà, obbedienza e sacrificio ed esaltata dalla preghiera, all’interno del monastero fu considerato un vero e proprio «padre spirituale» al quale i confratelli continuavano a fare riferimento seppure ormai lontani dal cenobio romano. Dotato di buona eloquenza e di forte passione oratoria, predicò e rivolse ai monaci cassinesi una serie di scritti in cui approfondiva questioni teologiche, dogmatiche e di spiritualità benedettina. Oltre alle lettere pastorali inviate in qualità di presidente della Congregazione Cassinese, si ricordano tra le altre: Origine e mirabili effetti della Croce o Medaglia di S. Benedetto (Montecassino, Tip. di Montecassino, 1844); Che negato il miracolo è distrutta la base logica del sopranaturale (Roma, Salviucci, 1866); Lo Spirito Santo e S. Benedetto (Roma, Salviucci, 1880).
BIBL. – Piolanti 1977, p. 285; Crippa 1995, pp. 471-488 (con rif. alle fonti d’archivio e bibl.); Angeli 2003, pp. 586-590, 908-910.
[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri]