Andrea di Giovanni – Pittore (Orvieto secc. XIV- XV).

Attivo prevalentemente in Umbria (nei docu­menti è ricordato come nativo di Orvieto), fece par­te della scuola di artisti gravitanti intorno a Ugoli­no di Prete Ilario, attiva nel cantiere del duomo di Orvieto nell’ultimo quarto del sec. XIV, dove A. realizzò, insieme a Francesco di Antonio e Cola di Petrucciolo, degli affreschi a trompe-l’oeil, attualmente coperti dagli stalli del coro. Oltre alla produzione nella città natale, si ricordano le opere lasciate nell’Alto Lazio, in particolare la perduta Maestà per la chiesa di S. Egidio a Tarquinia e il polittico Madonna in trono con il bambino di S. Angelo in Spatha a Vi­terbo, a lui attribuito da Federico Zeri (1955), ma la critica più recente la espunge dal catalogo del pittore ( Fratini, 1986). La sua presenza a Viterbo, di cui resta anche una lunetta ad affresco con la Madonna e il Bambino tra due angeli e due cherubini conservata nel Museo Civico, di provenienza ignota (forse dalla distrutta chiesa di S. Domenico) nella quale gli angeli sono inserto posteriore del Pastura, è indice della pene­trazione della cultura senese-orvietana, di impron­ta maitanesca, che si verificò durante tutto il Tre­cento. La sua morte va datata dopo il 1424.

BIBL. – Bianca Asor Rosa Saletti in DBI, 3, p. 98; Faldi 1970, p. 12; Enciclopedia dell’arte, Treccani, 1991

[Scheda di Massimo Giuseppe Bonelli-Ansl; integrazione di Gilda Simona Pannuti-Cersal]