Barelli, Giacomo –Imprenditore (Viterbo, 1853? –  Ivi, 1° maggio 1914)

Intorno al 1892 Giacomo apre una fabbrica di mattonelle in cemento fuori di Porta Faul a Viterbo, sulla Strada Bagni nei pressi della “Fontana del boja”. Le mattonelle prodotte da questa ditta riuscirono ad avere un mercato che non si limitò alla sola Viterbo e al suo territorio. Alla sua morte avvenuta nel 1914 la fabbrica era passata ai suoi due figli, Antonio e Giulio che, nel 1926 si dividono: Giulio avrà dei locali attigui al Mattatoio comunale (a Valle Faul) dove proseguire la sua attività mentre Antonio ha la gestione dello stabilimento sulla Strada Bagni che dava lavoro a diverse decine di operai (fino a 120). La crisi degli anni venti ha avuto ripercussioni notevoli nel campo dell’edilizia e ha prodotto la riorganizzazione della ditta di Antonio che prima accetta nuovi finanziatori e poi è costretta a chiudere nel 1933.

Un’altra fabbrica di mattonelle è stata attiva in Piazza del Collegio, a Viterbo, ed era proprietà di Angelo Barelli, cugino di Antonio, che si avvalse della collaborazione dello stesso Antonio. Questa produzione dovette chiudere nell’estate del 1936 e trasferirsi in Contrada San Biele, fuori delle mura della Città. Anch’essa risulta chiusa negli anni della Seconda guerra mondiale.

BIBL. – B. Bastianini, S. Cappelli, Ciliegie e catrame. Gente di Faul. L’officina del gas, il mattatoio, il facocchio, la fabbrica di mattonelle e il vivaio del Consorzio agrario a Viterbo, Viterbo, 2022, pp. 229-247; https://www.antenati.san.beniculturali.it/ark:/12657/an_ua957282/0MxgX26

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]