Castellensi – Famiglia (Viterbo, secc. XV-XVII)

Nella prima metà del XV secolo è documentata la presenza di un Lorenzo Castellensi, notaio e cittadino viterbese che nel 1454 veniva condannato a morte perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Princivalle Gatti e impiccato nel carcere di Soriano il 13 luglio di quell’anno. Due suoi nipoti, Neri e Giovan Domenico, nel 1527, affittavano una loro tenuta posta in contrada Castello del Cardinale. Figli di Giovan Domenico furono Lorenzo e Giovan Battista. La famiglia ha lasciato un positivo ricordo nella storia viterbese soprattutto per la generosità di Giovan Battista: nel 1585 faceva parte dei prefetti dell’Ospedale degli infermi di Viterbo; nel 1589 contribuiva alle spese per la costruzione della nuova chiesa di San Paolo dei Cappuccini. Nel suo testamento redatto nel 1591 beneficiava chiese e conventi cittadini e lasciava in particolare con legato alla Compagnia di Santa Croce con sede nella chiesa di Sant’Egidio i propri beni valutati più di 6000 scudi con il fine di dotare ogni anno alcune zitelle con 25 scudi ciascuna. In quell’atto destinava poi altri 100 scudi ai Cappuccini per il completamento della chiesa e della sacrestia. Il suo patrimonio comprendeva, tra l’altro, la metà della tenuta di Petrignano e la terza parte dell’osteria di San Giovanni nella parrocchia di San Luca. Morì nello stesso anno e fu sepolto nella chiesa di San Paolo ai Cappuccini che tanto aveva beneficato e dove un anno prima era stata sepolta sepolta sua moglie Ortensia Bussi.

Un Castellensi del ramo di Corneto fu Adriano che divenne cardinale e fu personaggio di notevole importanza politica e diplomatica.

I Castellensi avevano sepoltura sia in Santa Maria in Gradi che in San Paolo dei Cappuccini.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 117-118.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]