De AntiquisFamiglia (Viterbo, secc. XV- XVII)

La sua iscrizione al patriziato viterbese risale al 1538. Già in precedenza troviamo nel capoluogo della Tuscia Giovanni e Bartolomeo che erano figli di Tommaso e che furono notai (tra il 1430 e il 1480) e poi anche Alberto di Bartolomeo come Domenico e Tommaso, figli di Giovanni (tra il 1442 e il 1514). Nel secolo successivo anche Antonio Maria di Tommaso fu notaio (1507-1547) e lo stesso faceva parte degli ufficiali dell’Ospedale maggiore nel 1546. Aveva sposato Galiana Bussi e aveva lasciato i suoi beni alla moglie e alla figlia Innocenza coniugata con il capitano Lelio Turini nel suo testamento del 29 gennaio 1547.

Battista, sorella di Antonio Maria, fu monaca nell’Ordine dei Servi di Maria e fu all’origine dell’avvio di quello che sarà il Monastero di Santa Maria della Pace; morì nel 1494 e fu sepolta nella chiesa di S. Maria della Verità. Da Domenico di Giustino e da Giulia Del Drago discese Domenico che ebbe a sua volta un figlio Giustino con il quale la famiglia ebbe discendenza. Da lui infatti nacquero Adriana, Silla e Gerio, questi ultimi figli della seconda moglie Arpalice Almadiani. Silla con testamento del 21 maggio 1594 chiedeva alla sua morte di essere sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa degli Almadiani. Gerio nel 1598 era Conservatore del Comune di Viterbo e si sposò con Maddalena Perini avendo la figlia Vittoria che sposò Angelo Napoleoni e diede vita alla linea Napoleoni De Antiquis che però duro pochi decenni estinguendosi alla metà del XVII secolo.

BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 192-193.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]