Forcella Vincenzo – Bibliotecario, erudito (Tarquinia, 1837 – Milano, 25 genn. 1906).

Appartenente a una nobile e cospicua fami­glia, era il settimo figlio di Costantino, notaio pub­blico, poi cancelliere vescovile e dal 1836 procura­tore dei poveri, e di Anna Maria Bruschi. Entrato nel 1847 nel Seminario diocesano di Montefiasco­ne, Vincenzo interruppe gli studi per la morte del padre, riprendendoli in seguito, in data non precisa­bile, a Roma.

Qui nel 1869, sotto gli auspici del principe Baldassarre Boncompagni Ludovisi, bi­bliotecario dell’Accademia dei Lincei, pubblicò il primo dei 14 volumi in folio che compongono la monumentale raccolta epigrafica Iscrizioni delle chiese e di altri edifici di Roma dal secolo XI ai no­stri giorni (Roma, Tipografia delle Scienze

[I], Ti­pografia Bencini [II-VII], Tipografia Cecchini [VIII- XIII], Tipografia Tiberina [XIV], 1869-84); nono­stante alcuni errori interpretativi nella ricostruzione della storia dei luoghi, l’opera segue accuratissimi criteri di tipo topografico e cronologico, almeno in parte mutuati dal Corpus inscriptionum Latinorum, e conserva a tutt’oggi rilevante valore documenta­rio.

Parallelamente il F. conduceva le ricerche bi­bliografiche che lo avrebbero portato a pubblicare il Catalogo dei manoscritti riguardanti la storia di Roma che si conservano nelle biblioteche romane pubbliche e private (I-V, Roma, Fratelli Bocca e C., 1885) in cinque volumi, nei primi quattro dei quali catalogò i manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre il quinto è dedicato ai manoscritti sulla storia di Roma conservati in biblioteche pub­bliche e private di Padova.

Di poco più tarda è la raccolta in 12 volumi Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri (Milano, Giuseppe Prato Edit., 1889-93), commis­sionata al F. da Cesare Cantù, allora presidente del­la Società storica lombarda.

Negli anni successivi l’erudito, trasferitosi stabilmente a Milano, fu auto­re di altre opere sulla storia lombarda, tra le quali meritano di essere segnalate le Notizie storiche de­gli intarsiatori e scultori di legno che lavorarono nelle chiese di Milano dal 1141 al 1765 (Milano, Max Kantorowicz, 1895), la raccolta di tavole La tarsia e la scultura in legno nelle sedie corali e ne­gli armadi di alcune chiese di Milano e della Lom­bardia (Milano, Hoepli, 1895), e soprattutto Milano nel secolo XVII (Milano, Colombo e Tarra, 1898).

BIBL. – Luisa Narducci in DBI, 48, pp. 785-787.

[Scheda di Gabriella Spigarelli – Fgb]