Jacobuzi (Jacobuzzi) – Famiglia (Viterbo, Sec. XVI – Sec. XVIII)

Originaria di Vallerano, la famiglia ebbe molteplici rapporti di affari e di parentela con Viterbo. Giacomo Jacobuzi di Domenico sposò Francesca Caparozzi figlia del notaio Pellegrino di Viterbo nel 1573. Nel 1636 Margherita Jacobuzi, figlia dell’avvocato Giovan Battista di Vallerano, sposava Raffaele Bruni di Viterbo. Giovan Battista, dottore in legge, era stato nell’incarico di procuratore fiscale dello Stato di Castro e nel 1631 uditore di Pier Francesco Farnese Duca di Latera. Nel 1607 aveva sposato Orsola Nannini di Roma ed era domiciliato a Viterbo dove esercitava la professione legale. Orsola Nannini, con testamento del 1643, nominava suoi eredi il marito e i figli Francesco Giuseppe, Pier Girolamo e le figlie Anna Maria, Barbara, Caterina, Giustina e Maddalena. Pier Girolamo si era laureato in utroque iure e si era sposato con Maria Felice Falaschi di Vallerano: aveva avuto anche l’appalto del macello di quel luogo. Francesco Giuseppe intraprese prima la carriera ecclesiastica e poi quella militare divenendo capitano; nel 1652 aveva sposato la nobile viterbese Paola Picchi avendo Giovan Battista e Giacomo. Nel 1661 era governatore di Capranica e nel 1661, assieme al fratello, aveva l’appalto del forno del pane a Vallerano.  Giacomo di Francesco Giuseppe divenne lui pure capitano e sposò Caterina Serantoni di Vetralla. Anche Luigi di Giacomo si diede alla carriera delle armi divenendo capitano e sposò Antonia Zelli figlia dell’alfiere Giovan Battista di Vetralla. Fu un matrimonio con molti contrasti se la donna, nel 1735, si era rivolta al vescovo di Viterbo (Alessandro Degli Abati) che l’aveva autorizzata a ricoverarsi nel Monastero di San Bernardino per ovviare alla scandalosa condotta del marito e soprattutto alle continue percosse. Nel 1750 poi, evidentemente rappacificati i coniugi, la donna faceva testamento lasciando al dilettissimo consorte tutti i suoi beni. L’anno successivo, morta la moglie, il capitano Jacobuzi passava a nuove nozze con Girolama De Silvestri di Viterbo. Lo stesso capitano dichiarò suo erede Leopoldo Zelli e da quella designazione derivò l’unione dei due cognomi che da allora avviò il nominativo Zelli Jacobuzzi.

BIBL. –  Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo, 2003, pp. 263-264.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]