Orsini, Girolama – Duchessa, benefattrice (Pitigliano, 1519 – 1570).

Figlia del conte Ludovico, del ramo di Pitigliano, che si sposò tre volte (rispettivamente con Giulia Conti, Vittoria Frangipane ed Elisabetta Carafa), lo zio materno era Gian Pietro Carafa, eletto nel 1555 pontefice con il nome di Paolo IV. Ebbe un fratello, Gianfrancesco, che sposò nel 1522 Ersilia Caetani, figlia del duca di Sermoneta, e una sorella, Marzia, moglie del marchese di Marignano, fratello di Pio IV. Girolama nel 1519 sposò Pier Luigi Farnese cui portò in dote i feudi di Piansano e Cellere, vicini alle proprietà farnesiane. Pier Luigi era figlio naturale di Alessandro, eletto papa nel 1534 con il nome di Paolo III. In occasione del matrimonio fu costruito il palazzo di Gradoli, che doveva essere utilizzato come residenza estiva della famiglia. Dal matrimonio nacquero Alessandro (1520-1589, cardinale, secondo quanto deciso dall’oroscopo di Marzio Alterio, fu educato come il padre da Tranquillo Molosso), Ottavio (1524-1586, duca di Parma e Piacenza, marito di Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V), Ranuccio (1530-1565, cardinale), Orazio (1532-1553, sposato con Diana di Poitiers, figlia naturale di Enrico III, re di Francia) e Vittoria (1521-1605, maritata con Guidobaldo II Della Rovere, duca di Urbino).

Pier Luigi il 1° nov. 1537 fu investito del ducato di Castro e nel 1545 divenne duca di Parma e Piacenza. Girolama rimase vedova il 12 sett. 1547, quando Pier Luigi venne ucciso a Parma in una congiura a opera di Ferrante Gonzaga, governatore di Milano. Si interessò personalmente per traslare il corpo da Parma, che il 3 luglio 1548 fu riesumato e sepolto nel convento dei Cappuccini dell’Isola Bisentina, nel­lo «Stato» di Castro; su tale luogo Paolo III fece costruire la chiesa dei Ss. Giacomo e Cristoforo. Gi­rolama è nell’elenco delle consorelle appartenenti alla Compagnia della Grazia, dedita precipuamente all’assistenza delle Convertite di S. Marta; tale Compagnia, istituita da Paolo III il 16 febbr. 1543, era protetta dal cardinal Rodolfo Pio di Carpi e patrocinata dalla Compagnia di Gesù. Tra le aderenti figuravano prestigiose aristocratiche romane, quali la marchesa di Pescara Vittoria Colonna, Leonora Osora de Asterga (moglie dell’ambasciatore di Carlo V a Roma) e parenti di Girolama, tra cui Elisabetta Della Rovere, Elena e Claudia Orsini, Costanza Farnese.

Il 22 feb. 1547 la Compagnia fu ospitata in un monastero. Girolama fu tra le promotrici del monastero della Visitazione della Beata Vergine, detto «della Duchessa», fondato a Viterbo nel 1557, destinato a ospitare le monache cistercensi e in cui, secondo un’autorizzazione papale, vivevano sette monache del monastero di S. Donato in Polvere di Firenze, tra cui suor Angelica Attivanti, eletta badessa. Il monastero sorgeva sul sito della demolita chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo, e la licenza era stata concessa con un breve di Paolo IV spedito dalla Sacra Penitenzieria, presieduta da Ranuccio Farnese; esso era soggetto pro tempore al penitenziere e rientrava tra le proprietà del duca e della duchessa di Castro. Tra le religiose si annovera Elena Orsini, nipote di Girolama, che prese l’abito nel genn. 1558. Nell’Archivio di Stato di Parma si conserva una fitta corrispondenza tra la O. e il cardinal Bernardino Maffei, segretario del cardinal Alessandro e legato di Ottavio a Parma; le lettere hanno come tema privilegiato il figlio Ranuccio, che si era schierato dalla parte del fratello Orazio per la questione della successione del ducato di Castro e ricopriva varie cariche ecclesiastiche. Tiziano eseguì nel 1542 un ritratto di Ranuccio per la madre; tale dipinto fu ripreso da Taddeo Zuccari in una sala del palazzo farnesiano di Caprarola. Residente a Valentano, la O. morì nel 1570, e fu sepolta nella chiesa di S. Maria sul lago di Bolsena, nell’Isola Bisentina.

BIBL. e FONTI – BAV, Barb. lat. 4856, ff. 267-364. AS Parma, Carteggio farnesiano, Viterbo, b. 531/1.  Annibali 1817-18; Litta, V, Orsini, tav. XVII; Affò 1821, pp. 12-13; Moroni, XII, pp. 229-230, CII, pp. 91-96, 198; Carabelli 1865; Fabriziani 1897; Bruscalupi 1906; Balducci 1910; Silvestrelli 1924; Lanzi 1938; Borri 1939; Soragna 1942; Tacchi Venturi 1950, l, 2, p. 306; Portoghesi 1955; Galdieri 1986; Caraffa 1987, pp. 3- 23, 23; Polidori 1991, pp. 275-284; Utili 1995, pp. 212-214; Clare Robertson, Farnese, Alessandro, in DBI, 45, pp. 52-70; Roberto Zapperi, Farnese, Clelia, in DBI, 45, pp. 79-81; Do­natella Rosselli, Farnese, Orazio, in DBI, 45, pp. 120-127; Gigliola Fragnito, Farnese, Ranuccio, in DBI, 45, pp. 148-160; Andretta 2000a, pp. 400-401.

[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]