Pollioni Gabriele, o.p. (al secolo Orazio) – Sto­rico, agiografo (Viterbo, secc. XVI-XVII).

Di nobile famiglia viterbese (ascritta al patriziato della città nel 1540), nacque verso il 1550 dal colonnello Alessandro, priore della città nel 1551. Rimasto or­fano nel 1557, fu educato dalla madre Francesca. Nel 1568 entrò, insieme al fratello gemello Marzio (in religione Raffaele), nell’Ordine domenicano.

Visse dapprima nel convento di S. Maria in Gradi, poi nel santuario di S. Maria della Quercia, dove prima del 1606 divenne priore. Dedito alla ricerca storica sulla sua città e sulle vicende dei conventi dove visse, lasciò, secondo Quetif (che traeva la notizia dagli inediti Annles sacri Ord. Praed. di To­más Malvenda), importanti memorie manoscritte nella biblioteca di S. Maria in Gradi. Queste me­morie, raccolte in un volume intitolato Antiquitates civitatis Viterbiensis et coenobii in ea S. Mariae ad Gradus, non sono state mai reperite.

Come prio­re del santuario della Quercia, P. ottenne che a spe­se del Comune di Viterbo il pittore Ludovico Nuc­ci affrescasse una lunetta del chiostro (1606); nel dipinto si vedono i priori del Comune che offrono la città alla Madonna. Con aggiunte originali P. curò poi la riedizione del saggio di Atanasio Nelli Origine e miracoli della Madonna della Quercia (Viterbo, appresso il Discepolo, 1611), dedicando­la alla principessa Margherita della Somaglia Peretti, cognata del cardinal Peretti Montalto, protettore e benefattore del santuario. Poiché il cardinale gradì l’opera, P. ottenne da lui il finanziamento per il nuovo organo della chiesa. Lo strumento, allesti­to in Roma dall’artigiano Valeriano da Bagnaia, fu messo in opera nel 1613 e affidato all’organista fra Placido Jarucci, mentre P. vendeva quello vecchio, risalente al 1491, alla Comunità di Bagnaia per 125 scudi.

Non è nota la data di morte di P; nel 1629 era priore della Quercia Pio Onori. Sembra d’altra fa­miglia l’arciprete di Bassanello (oggi Vasanello) Sebastiano Poliioni, che nel 1628 rinvenne il corpo del santo patrono Lanno.

BIBL. – QE, p. 373; Carosi 1962, p. 68; Signorelli 1968, p. 191; Carosi – Ciprini 1992, p. 349; Emilio Panella, Cronaca antica di Santa Maria in Gradi di Viterbo: perduta o mai esi­stita?, «Archivum Fratrum Praedicatorum», 65, 1995, pp. 185-233; Angeli 2003, pp. 422-423.

[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]