Salvatori Stendardi, Giovanni – Sindaco (Sec. XIX)

E’ stato il primo Sindaco di Ischia di Castro all’indomani dell’Unità (nel 1870 e nel 1871; ma ancora nel 1873 e poi nel 1879). Si è alternato nei primi anni con Stendardi Mariano (1829-1886, forse suo nipote) che è stato sindaco nel 1871, 1873 e poi nel 1886.

Sono gli anni in cui nella zona primeggia la figura di Domenico Tiburzi (fuggito dal carcere di Civitavecchia nel 1872) che sarà a lungo ricordato anche dopo la morte avvenuta nel 1896 come una possibile soluzione alla condizione di sfruttamento e di miseria della popolazione di quei territori. I marchesi Capranica, che a lungo erano stati enfiteuti della Camera apostolica durante il governo dello Stato pontificio, ora ebbero in affitto e in parte acquistarono dallo Stato italiano quelle terre nei dintorni di Ischia di Castro sui quali la popolazione rivendicava i diritti di uso civico della semina, dell’erbatico e del legnatico. I Capranica negavano quei diritti e, in parte con il ricorso ai tribunali e in parte condizionando le decisioni del Consiglio comunale, tra il 1883 e il 1886 uscirono vincitori: in quest’anno 1886 fu siglata una transazione che era tutta a loro vantaggio e che pochi anni dopo addirittura fu sconfessata dagli stessi Capranica. La situazione peggiorò ulteriormente dopo il 1888 quando la legislazione nazionale abolì gli usi civici nelle provincie già appartenute allo Stato pontificio. Sono gli anni in cui si alternano i sindaci Giuseppe Bonicola e Antonio Pellei Egisti. Tutti questi eventi fecero intendere alla maggioranza del paese che lo Stato unitario non avrebbe cambiato i rapporti di forza tra grandi proprietari e la grande massa della popolazione. Sono gli anni in cui comincia l’esodo prima verso la pianura della Maremma e la stessa Roma e poi all’estero, in particolare nell’America settentrionale.

BIBL. – C. Nanni, Ischia di Castro. Terra uomini e case, Viterbo 1979, pp. 24-29 e 37-39; G. Gavelli,  Ischia di Castro. Il mio paese: un castello, una chiesa e un campanile, Ischia di Castro 1988, pp.251-254

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]