Silvestri Giacinto — Vescovo (Cingoli, 2 giu. 1692 – Orvieto, 12 apr. 1762).
Appartenente a una famiglia nobile di Cingoli, fu eletto vescovo di Sutri e Nepi il 2 maggio 1746, succedendo a Francesco Viviani. Durante la sua amministrazione concluse i lavori di rifacimento della cattedrale di Sutri, dedicandola il 5 maggio 1753 e stabilendone l’anniversario al 20 ottobre. Nel 1748, durante la prima visita pastorale a Campagnano, stabilì per l’educazione delle fanciulle del luogo l’istituzione di una scuola curata delle Maestre Pie. Con suo decreto del 24 nov. 1745, il S. fece unire i beni della venerabile sagrestia e della Compagnia del SS. Sacramento in una sola amministrazione, e nel 1752 riunì i beni della Compagnia di S. Giuseppe patriarca e della Compagnia della Madonna dei Sette Dolori alla cappella del SS. Rosario. Le visite proseguirono fino al 1754 quando fu trasferito. Aveva indirizzato al clero e ai fedeli una lettera pastorale in avvio del suo episcopato (Hyacinthus de Silvestris…episcopus nepesinus et sutrinus…Dilectissimo clero populoque suo Salutem…, Romae, Typ. Nicolai et NMarci Palearini, sd.) cosa che fece anche al momento del suo arrivo ad Orvieto.
Nel 1752, come ricorda l’epigrafe sulla porta di via del Foro (oggi via Matteotti), fece costruire la quinta navata della basilica di Nepi, che conferiva maggiore simmetria alla struttura, già ampliata nel 1680 dal vescovo Giulio Spinola che ne aveva fatto sopraelevare il coro per i canonici e costruire la quarta navata di destra, e la riconsacrò. Venne traslato alla diocesi di Orvieto il 22 luglio 1754 dove morì il 12 aprile 1762.
BIBL. – «D.O.», nn. 4488, 4491 del 1746; Bondi 1836, pp. 184-185; Moroni, LXXI, p. 120; Gams, p. 790; Nispi Landi 1887, pp. 320-321, 566; HC, VI, pp. 307, 426; Chiricozzi 1990, pp. 119, 136, 347; Morselli 1991, p. 25.