Vipera Giovanni Carlo, o.f.m.conv. – Religioso (Viterbo, 1706 – Roma, 10 dic. 1793).

Appartenne ad una nobile famiglia di ascendenza normanna, originaria di Benevento. La casata derivava il suo nome dalla contea della Vipera, di cui era proprietaria. Tra i possedimenti vi erano anche i feudi di Coffiano, Montenegro, Riba e Santacroce. La famiglia, a causa dei rapporti avuti da alcuni suoi membri con la città di Roma, ricevette alcuni prestigiosi riconoscimenti, di solito destinati agli ari­stocratici romani.

Rilevanti componenti della famiglia furono: la beata Daniella, canonizzata nel 1280, il vescovo Giovanni Mercurio (1436-1527), Tarquinio, conservatore di Roma nel 1572 e nel 1577, e Mario (1566-1636), arcivescovo di Benevento, autore della Cronologia degli arcivescovi beneventani e del Catalogus Sanctorum, edito nel 1636. Giovanni Carlo entrò a far parte dell’ordine dei Minori Conventuali. Teologo di larga fama, si dedicò all’attività di predicatore, in cui eccelse. Famosa è una sua orazione pronunciata durante la quaresima del 1749 nella basilica di S. Antonio a Padova, dopo il rovinoso incendio dell’edificio avvenuto il 29 marzo.

Ricoprì la carica di provinciale romano dell’Ordine, del quale il 10 maggio 1777 divenne ministro generale. Il 14 aprile 1780 espresse il desiderio di visionare le particole protagoniste del miracolo eucaristico avvenuto a Siena. Promosse una riforma degli studi e degli esami per i membri dell’Ordine. Fu l’autore del testo Orazioni panegìriche in onore de santi Petronio vescovo e Catterina Vigri, recitato a Bologna nel 1765. Morì a Roma nel convento di S. Dorotea, che egli stesso aveva contribuito ad istituire.

BIBL. – Moroni, XXXVIII, p. 130, LV, p. 68, CI, p. 311 ; Gonzati 1852-53, I, pp. 102-103; Crollalanza, III, p. 400; Sassinoro 1905; Sparacio 1931, pp. 202-204.

[Scheda di Barbara Scanzani – Ibimus]