Boncompagni Ludovisi, Luigi – Principe (Roma, 29 apr. 1767 – Ivi, 9 mag. 1841)

Era figlio di Antonio Boncompagni Ludovisi e di Vittoria Sforza Cesarini (che il padre aveva sposato in seconde nozze) ed era nato a Roma il 29 aprile 1767. I Boncompagni erano subentrati nel 1733 ai Ludovisi che avevano ottenuto il Principato di Piombino dall’imperatore Ferdinando II d’Asburgo nel 1634 e i Boncompagni-Ludovisi lo avevano conservato fino all’arrivo delle armate napoleoniche nel 1799. Egli aveva sposato  nel 1796 Maddalena Orsini, Duchessa di Bracciano. Nel 1805, alla morte del padre, Luigi era subentrato nei diritti sia sul Principato di Piombino sia sugli altri beni di proprietà della famiglia, in Toscana e nello Stato pontificio. Nello stesso anno 1805 il Principato di Piombino, già occupato dai francesi dalla prima campagna d’Italia di Napoleone, fu affidato ad Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella di Napoleone e a Piombino fu unita Lucca, Massa, Carrara e la Garfagnana. Nel 1809 la Baciocchi è fatta Granduchessa di Toscana e Piombino e gli altri territori divengono parte di quello Stato. Dopo il Congresso di Vienna Piombino rimarrà a far parte del Granducato di Toscana nuovamente affidato ai Lorena. I Buoncompagni-Ludovisi conservarono solo il titolo onorifico di Principi di Piombino  e i loro beni nel territorio di Piombino e nell’Isola d’Elba ed ebbero un congruo indennizzo per il feudo perduto. Una parte di quei soldi fu impiegata per acquisto di residenze e di terreni nello Stato pontificio e tra questi vi fu la Tenuta di Campo Pescia nei pressi di Montalto di Castro  che era stata gestita in passato dal gesuita Gonzalo Adorno Hinijosa (V.) e che ora divenne proprietà del Boncompagni Ludovisi insieme ad un territorio sulle Montagne di Camerino che il gesuita aveva avuto in enfiteusi dalla Reverenda Camera Apostolica per favorire l’allevamento di pecore merinos.

Luigi Boncompagni Ludovisi morì a Roma il 9 maggio 1841.

BIBL. – A. Risi, Saggio introduttivo, in Dell’importanza, e de’ pregi delle emfiteusi sostituite all’appalto camerale dello Stato di Castro e Ducato di Ronciglione… Con un saggio introduttivo di Anzio Risi, Viterbo, 2004, p. XXIX; M. Carrara, Signori e Principi di Piombino, Pontedera, 1996, pp. 41-60; L. Cappelletti, Storia della città o stato di Piombino dalle origini fino all’anno 1814, Bologna, Forni editore, 1969, pp. 425-447.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]