Altobelli – Famiglia (Viterbo, Secc. XV-XVIII)
Presente a Viterbo sin dai primi anni del XV secolo con bottega di spezieria in Piazza Santo Stefano, ha tra i membri più noti di questo periodo Spinello, figlio di Cristoforo, dottore in legge e notaio dal 1487 al 1525. Nel 1495-1496 fu podestà del castello di Celleno per conto del suocero Giovanni Gatti del quale aveva sposato la figlia Drusiana nel 1494. Il loro figlio Cristoforo fu anche lui notaio e podestà, e poi commissario del Castello di Bagnaia nel 1531. Nel 1538 un fra Athanasio Altobelli, domenicano e di Viterbo, presenta un disegno per regolare lo sviluppo dell’abitato di S. Maria della Quercia.
Un ramo della famiglia fu sempre presente nella spezieria; un Mariano nel 1562 fu appaltatore della gabella della carne; un Marzio, all’inizio del XVII secolo, fu subappaltatore della privativa del sale concessagli da Ottavio Doni, appaltatore della Camera Apostolica. Una Margherita, figlia di Antonio il 22 marzo si unì in matrimonio con Domenico De Magistris e probabilmente fu l’ultima rappresentante della famiglia Altobelli a Viterbo. Nel XIX e XX secolo gli Altobelli sono presenti a Bassano Romano dove una casa di riposo è intestata ad un Altobelli Giuseppe. Avevano sepolture in Santo Stefano, in Santa Maria in Gradi e a San Carlo a Pianoscarano.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I, A – B, Viterbo 1992, pp. 21-22; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2002, pp. 33-34; G. Ciprini, La Madonna della Quercia. Una meravigliosa storia di fede, Viterbo 2005, pp. 66, 73.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]