Avanzarani  (D’Avanzarano) Giovanni Francesco (detto il Fantastico) – Pittore (Viterbo secc. XV-XVI).

Originario di Viterbo, il padre Pietro Paolo era detto «de Vanserano». La prima menzione biografica sul giovane D’Avaranzano viene riportata su un documento notarile del 1475, dove viene citato come erede nel testamento della madre. Nel 1480 da Pinzi, apprendiamo che gli viene commissionata l’esecuzione di una Madonna nel Palazzo dei Priori a Viterbo. Tappe fondamentali della sua formazione, sembrano essere gli affreschi del Duomo di Orvieto, ai quali lavorò con il Pastura e Iacopo Ripanda nel 1490 e le perdute pitture del Palazzo Comunale a Città di Castello nel 1494. L’anno dopo dipinse un ciclo di affreschi a Bolsena nell’ex chiesa di San Francesco, oggi Teatro Comunale (dal 1495 al 1498). Sono rimasti due affreschi a Bagnoregio, nella chiesa dell’Annunziata, uno del 1504 (Madonna con Bambino e i santi Bartolomeo e Giacomo), l’altro del 1506 (S. Monica, con ai lati due angeli, che apre il mantello per riparare i devoti). Della contemporanea attività a Montefiascone, tra il 1504 e il 1506, rimangono i resti degli affreschi, ancora oggi con colori molto vivi, con frammenti della Venuta dei Magi e un Gruppo di angeli con strumenti musicali della ex cappella di S. Maria della Peste, nell’ex chiesa di S. Agostino (oggi abitazione privata). Del 1508 è l’affresco che raffigura S. Cristina nella basilica di Bolsena dedicata alla santa, nella cappella di s. Bernardino (oggi del SS. Sacramento). Nel 1511 gli fu commissionata la pala per l’altare maggiore della chiesa di S. Marco a Viterbo (Madonna con Bambino in trono tra s. Marco e s. Bernardino; ai lati della pala sono S. Pietro, s. Giovanni Battista, s. Maria Maddalena, s. Paolo, sant’Alberto, s. Elena, mentre nella predella sono dipinte le Storie della vita di s. Marco). La committenza della pala per questa chiesa viterbese conferma che A. godeva di una certa stima. L’opera, ancora esistente, è datata 15 apr. 1512. Per la stessa chiesa realizza anche il Gesù Cristo benedicente tra s. Pietro e s. Paolo e il disegno di una testa femminile.

Recentemente sono state aggiunte nuove opere al suo catalogo: la tavola bifacciale con il Salvatore  benedicente e la Madonna  orante della collegiata di Vignanello, e la grande Crocifissione e parte della decorazione ad affresco del sacello nel Santuario della Madonna del Giglio ad Ischia di Castro.  Il pittore fissò la propria residenza a Montefiascone dal 1512 alla morte (ca. 1530) e la sua attiva presenza in città gli fece acquistare la cittadinanza e ricoprire anche cariche pubbliche; nel 1512 e 1513 era uno dei «santesi» di S. Maria delle Grazie e nel 1517 e nel 1522 fu uno dei priori del Comune.

BIBL. — F. Ricci, Giovan Francesco d’Avanzarano detto  “Il Fantastico”. Per un approfondimento, in “Biblioteca e Società”, 2005, nn. 3-4, pp. 16-21; C. Pinzi, I principali monumenti di Viterbo, Viterbo 1894;  S. Alloisi, Giovan Francesco d’Avaranzano detto Il Fantastico, in Il Quattrocento a Viterbo, Roma 1983; Catalogo della Mostra, Viterbo 1982;  Antonelli 1912, pp. 52-53; Isa Belli Barsali in DBI, IV, p. 639; Faldi 1970, p. 51; Breccola – Mari 1979; Guida TCI Lazio 1981, pp. 253, 270, 327, 339, 343; Moscini 2002; Giovan Francesco d’Avanzarano. Un pittore sulla via Francigena, in www.liceoleonardo.eu/spirito/pdf/davanzarano.pdf

[Scheda di Orietta Sartori-Ibimus; integrazioni di Gilda Simona Pannuti]