Baldini, Giuseppe – Patriota (Siena, 1823 – Roma, 1 giug. 1893)
Era originario di Siena, figlio di Francesco e di Eleonora Grandi; fin da giovane si era distinto per le sue simpatie per la causa italiana. Nel 1849 era sceso a Roma in difesa della Repubblica romana. Si era sposato una prima volta con Rosa Giannetti e poi in seconde nozze con Assunta Cornetti. Nel 1860 ebbe incarico da Garibaldi di unirsi al battaglione dei Cacciatori del Tevere del colonnello L. Masi che doveva operare nello Stato pontificio e che portò alla fine all’annessione di Orvieto e dell’Umbria all’Unità d’Italia. Nel 1867 partecipò sia alla preparazione dell’invasione degli Stati romani da parte di colonne di garibaldini che alle vicende di quel gruppo che entrato dalla Toscana occupò Farnese e poi entrò a Valentano. Qui il Baldini fu ferito e ritornò a Farnese da dove si ritirò in Toscana dopo la sconfitta di Garibaldi a Mentana. Fu agli arresti per breve periodo e poi, fallite le sue attività imprenditoriali, fu costretto a cercare fortuna all’estero. Emigrò in Egitto e ritornò in Italia nel 1889; visse a Roma facendo i lavori più umili; nel 1891 riuscì ad ottenere una pensione per la sua partecipazione ai moti risorgimentali ma morì due anni dopo in condizioni di povertà come riconobbe una lapide fatta porre nella sua abitazione a Siena dalla Società dei garibaldini.
Bibl. B. Mancini, La campagna garibaldina del 1867 nelle comunità di Valentano e di Onano, in La campagna garibaldina del 1867 nelle comunità dell’alto viterbese, a cura di A. Quattranni, Grotte di Castro, Annulli editori 2018, pp. 68-71; https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19686095/wbKlab3.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]