Battaglia,  Luigi – Sindaco (Viterbo, 16 giu. 1867 –  Ivi, 14 giu. 1942)

Luigi era figlio di Giuseppe (che era farmacista) e di Maria Palla. Ultimo di  12 figli era nato  a Viterbo il 16 giugno 1667. Coniugato con Angela Ballarati di Valmontone,  era avvocato ed era stato Presidente della deputazione dell’Ospedale Grande degli Infermi prima di dedicarsi alla carriera politica. Nel 1910 è nella Giunta retta dal sindaco Giovan Battista Savini (V.) e dopo le elezioni del febbraio 1918 sarà Sindaco di Viterbo, sempre alla guida di una formazione politica laica (socialisti, repubblicani, liberali), fino al luglio 1919 quando le divisioni interne provocheranno la caduta dell’amministrazione e il commissariamento del Comune da parte di Alessandro Ciofi Degli Atti, nominato dal Prefetto di Roma. I suoi figli Ugo e Achille (V) erano stati  i promotori del settimanale “La Nuova Provincia” che, negli anni successivi alla Prima guerra mondiale,  proponeva il ritorno di Viterbo a provincia Il settimanale condusse una battaglia su una linea liberaldemocratica e combattentistica indipendente senza prendere una opposizione frontale al fascismo che anzi spiegava con il fatto che se aveva prevalso era perché la libertà non era profondamente radicata nel paese. Dovette chiudere nel 1924 quando il fascismo non tollerò che ci fossero voci non allineate con il nuovo corso.

Luigi rimase in posizione defilata durante gli anni del regime. Morì il 14 giugno 1942.

BIBL. – B. Di Porto, La Resistenza nel Viterbese, in “Quaderni della resistenza laziale”, n. 3, Roma 1977, pp. 17-18; Guida Monaci. 1915, Roma 1915, pp. 1470-1471; S. De Amicis, Viterbo in prima pagina. Stampa, opinione pubblica e partiti a Viterbo in età liberale, Viterbo 2013, pp. 105, 112-125, 187; S. De Amicis, Combattenti tra democrazia e fascismo. L’Associazione Nazionale Combattenti di Viterbo. 1919-1925, Viterbo, 2019, pp. 115-120, N. Angeli, Famiglie viterbesi, Vol. I. A-B, Viterbo 1992, pp. 65-67.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]