Benedetti – Famiglia (Viterbo, Secc. XVIII-XIX)
Famiglia originaria di Camerino che giunge a Viterbo con i fratelli Francesco e Antonio sul finire del XVII secolo. Antonio aveva sposato la viterbese Cecilia Bernardi e dal loro matrimonio era nato Michelangelo (1680 circa-1718), nipote di Pietro Martinelli del quale era stato successore nella gestione della tipografia, noto per le interessanti edizioni della tipografia da lui condotta tra il 1705 e il 1716 per testi prevalentemente di letteratura religiosa. Le sue edizioni però non erano in grado di competere con quelle di Giulio De Giulij e suoi eredi e quindi fu costretto a lasciare quel settore. Un figlio di Michelangelo era stato Giuseppe (1715-1750), speziale, Marta che aveva sposato il notaio Ilario Cordelli nel 1727 e Pietro che aveva sposato Maddalena Nibby nel 1740. Da quest’ultimo matrimonio uno dei figli era stato Michelangelo (1743-1810), pittore e incisore, che aveva iniziato a dipingere alla scuola di Vincenzo Strigelli. A Viterbo lo si ricorda per un bozzetto di stendardo presentato alla Confraternita del Gonfalone (nel 1770) ma fu all’estero che si fece un nome. Prima a Londra dove resterà per un quindicennio lavorando con l’incisore Francesco Bartolozzi, poi a Vienna dove, dopo di lui, insegnerà suo figlio Tommaso (1796-1863).
Cugino di Michelangelo era Pomponio (1786-1857), canonico nella collegiata di San Sisto, con casa in Via del Meone nel territorio di quella parrocchia.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I. A-B, Viterbo 1992, pp. 72-74.; A. Carosi, Il Settecento (Annali della tipografia viterbese, IV), Viterbo 1997, pp.15-17 e passim.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]