Bevilacqua, Giacomo – Sacerdote, Archivista (Viterbo, 10 ott. 1843 – Ivi,  31 ott. 1912)

Figlio di Luigi e di Anna Grispigni, era nato a Viterbo il 10 ott. 1843 nella parrocchia di S. Maria in Poggio. La sua famiglia era presente a Viterbo almeno dalla metà del XVII secolo e aveva avuto tra i suoi esponenti diversi canonici ed ecclesiastici di rango (un Adriano Bevilacqua, lontano parente di Giacomo, era stato Cancelliere vescovile e convisitatore di Gaetano Bedini e infine Canonico di San Lorenzo tra il 1872 e il 1893) oltre ad artigiani , in particolare sellai. Dopo gli studi compiuti nel Seminario della città era stato ordinato sacerdote nel 1867.

Era stato Canonico di San Sisto, insegnante di storia in Seminario (del quale era diventato poi Rettore) e nel Liceo di Viterbo, collaboratore di diversi vescovi di Viterbo. Canonico della cattedrale di San Lorenzo dal 1889 e Arcipresbitero nella stessa cattedrale nel 1891 fino alla morte, era stato presente nella vita culturale della Città, prima come socio dell’Accademia degli Ardenti della quale fu pure Presidente e poi come cultore delle patrie memorie e appassionato archeologo. In un incartamento da lui raccolto esiste la copia della lettera scritta da mons. Giovanni Battista Paolucci, allora vescovo di Viterbo-Tuscania, al Segretario di Stato vaticano sulla profanazione della tomba di papa Clemente IV che stava in S. Maria in Gradi in occasione del suo trasferimento nella chiesa di S. Francesco nel 1885.

Una volta nominato nel Capitolo della cattedrale di S. Lorenzo, era stato delegato ad occuparsi della Biblioteca e dell’Archivio del Capitolo, oltre che ricoprire per lunghi anni la carica di Segretario e di Camerlengo dello stesso. Negli anni tra il 1891 e il 1912 è stato attento conservatore delle carte di quella che allora era detta Biblioteca del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo ma che in realtà comprendeva sia la Biblioteca (con una sezione di incunaboli e una sezione di codici manoscritti)  che l’Archivio capitolare (con aggregati gli archivi di alcune chiese soppresse, di confraternite sorte in Cattedrale, dell’Associazione del clero viterbese). Il risultato del suo impegno è stata una prima  catalogazione delle pergamene, dei codici manoscritti  e dei documenti dell’Archivio e della Biblioteca del Capitolo della Cattedrale avvenuta tra il 1891 e il 1904. E’ suddivisa in tre fascicoli: il primo è intitolato Catalogo di bolle, brevi pontifici, codici e documenti  ed è segnato “Q. I°”; c’è poi il Catalogo di codici e documenti segnato “Q. II°” e infine dal Seguito al Repertorio del Magri. Pergamene e carte antiche e carte recenti segnato “Q. III°”. I fascicoli portano annotazioni  in copertina, dovute ad aggiunte fatte in tempi più vicini a noi, che  dicono che, nel primo fascicolo ci sono “note correttive e aggiuntive” di Pietro Egidi e che “Le Bolle dal n. 1 al n. 127 sono contenute nella cassetta n. sei”; nel secondo fascicolo si aggiunge  che quel materiale si trova nello “scaffale in fondo. Codici, manoscritti, Registri capitolari e Parrocchiali”; nel terzo fascicolo si scrive che “contiene riassunto pergamene dal n. 612 al n. 876” che erano al tempo contenute nella cassetta n. 1 e n. 5. In effetti la mano di Pietro Egidi (V.) è ben presente anche nel fascicolo segnato “Q.III°” dove, in data 10 gennaio 1904, aggiunge la catalogazione delle pergamene da 745 a 860 che sino ad allora erano conservate alla rinfusa senza alcuna numerazione. Lo stesso Egidi,  pochi anni più tardi, riprenderà questo lavoro del Bevilacqua e produrrà, nel volume l’Archivio della Cattedrale di Viterbo (Roma, Forzani e C., 1906) con una Appendice del 1907, il regesto e in parte la traduzione di tutte le pergamene anteriori al 1300 mentre non dirà nulla di più del rimanente della documentazione sia della Biblioteca che dell’Archivio.

Dopo la venuta del vescovo Antonio Maria Grasselli (nel 1899) il Bevilacqua fu proposto da alcuni canonici del Capitolo per la nomina a Pro-Vicario generale della Diocesi, scelta che poi cadde su persona estranea al clero viterbese (e fu mons. Enrico Salvatori prima e poi Giuseppe Farrocchi)

BIBL. e FONTI – Cedido, Archivio del Capitolo della Cattedrale di S. Lorenzo, serie “Statuti e decreti capitolari”, Fld. 7, “Verbali delle adunanze capitolari 1893-19112”; serie “Beneficialia”, Fld. n. 20.(1884-1954). G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. III, 2, Viterbo, 1969, p. 530;  M. Galeotti, L’illustrissima Città di Viterbo, Viterbo 2002, pp. 79-80; N. Angeli, Famiglie viterbesi. Volume I. A-B, Viterbo1992, pp. 86-88; P. Egidi, L’Archivio della Cattedrale di Viterbo, Roma 1906, pp. 20-22..

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]