Boschetti, Giovanni Boschetto – Compositore (Orte, batt. 1° sett. 1588 – Loreto, 22 mag. 1622).
Figlio di Girolamo e di Silla, nacque ad Orte, come accertato da un documento di recente reperito dal m° Armando Fiabane, ed ebbe a padrino di battesimo Bernardino Geraldini, probabilmente dell’importante famiglia di Amelia. A Orte il padre era da alcuni anni maestro di cappella della cattedrale. Girolamo, nato a Mantova e formatosi a Roma, aveva agito nella provincia del Patrimonio fin dal 1582, quando aveva diretto il 2° coro nella rappresentazione della Passione di Nostro Signore (Viterbo, S. Maria della Verità, 22 marzo 1582, testo di Curzio Faiani, mus. di Felice Anerio); probabilmente all’epoca già era, sia pur da poco, maestro di cappella ad Orte, incarico mantenuto fino al 1589. In seguito lavorò a Roma, come maestro della Madonna dei Monti, e dal 1594 a Loreto, ma la famiglia restò con tutta probabilità a Orte: ivi il capitolo della cattedrale donò nel 1594 «quattro para de pollastri» a Girolamo «che annava per Maestro di Cappella de Loreto». Il suo servizio a Loreto durò fino all’apr. 1595, quando morì (Grimaldi, p. 561).
La formazione musicale di Giovanni Boschetto non è nota, ma è ragionevole pensarlo allievo del padre. Deve esser vissuto abbastanza a lungo a Viterbo, giacché le notizie tradizionali su di lui, a partire dal Pitoni, lo dicono viterbese; in particolare Paolo Agostini, parlando nel suo quarto libro di Messe (1627) dei musicisti del Patrimonio, scrisse che Viterbo vantava «il Brunelli, i Boschetti, & altri nominati». A Roma e a Viterbo riconducono le sue opere a stampa. Esordì con un libro di madrigali (Il primo libro de Madrigali a cinque voci Nel corso del 1619 fu probabilmente maestro di cappella del Gesù e del Seminario Romano, succedendo a Giovan Pietro Biandrà che partiva per Faenza; ma ben presto lasciò a sua volta quell’incarico, in cui gli subentrò Abbondio Antonelli, per assumere la direzione della cappella della chiesa di S. Spirito in Saxia. Ivi era certamente nell’est. 1620, quando pubblicò la raccolta di mottetti op. 5, dedicandola a monsignor Evangelista Tornioli, commendatore dell’Arcispedale e dell’Ordine di S. Spirito (Sacrae cantiones, binis, ternis, quaternis, quinis, octonisq. vocibus concinendae. Liber tertius cum basso ad organum. Opus Quintum, Romae, Apud Lucam Antonium Soldum, 1620). La gratitudine era opportuna: come scrisse lo stesso B., il commendatore lo aveva prescelto tra «permultis, et quidem insignibus viris» che concorrevano a quella carica. Ma prima dell’apr. 1621 il posto non era più suo, bensì vi figurava Cesare Zoilo. L’ultimo incarico di B. fu quello di maestro di cappella della Santa Casa di Loreto, dove fu nominato il 17 marzo 1622, subentrando al lungo servizio che vi aveva prestato Antonio Cifra. Ma Loreto, che aveva portato sfortuna a Girolamo, fu fatale anche per B., coltovi dalla morte dopo un brevissimo soggiorno, a 34 anni di età neppure compiuti. Parente di Giovanni Boschetto deve essere stato un altro musicista, Girolamo. Data l’omonimia con il padre di B., potrebbe trattarsi di un bambino nato postumo, cui, come di consuetudine all’epoca, fu dato il nome del padre. Questo probabile fratello di B. figura come cantore contralto della Cappella Giulia di S. Pietro tra il 1608 e il 1611, poi della S. Casa di Loreto dal 1° ago. 1611 al 9 giugno 1612. – Forse parente dei Boschetti musicisti fu anche una Maria (Ronciglione 1630 – 21 dic. 1701), moglie di Curzio Petti di Caprarola (1633-1703), benefattrice dei Carmelitani scalzi di Caprarola e perciò ivi commemorata con iscrizione nella chiesa di S. Teresa. BIBL. e FONTI – AD Orte, Cattedrale di S. Maria Assunta, Batt.,I, c. 114ͮ. Pitoni, pp. 125, 231; Gaspari, II, p.385; Cametti 1908, p. 714; Tebaldini 1921, pp. 79, 80, 92; Casimiri 1938, p. 49; Allegra 1940, p. 31; De Angelis 1950, p. 51; DBI, 13, pp. 184-185 (voce non firmata); RISM, Sammeldrücke, 1621³, 162115, 162210; RISM, Einzeldrücke, B 3785-3788, BB 3785; Nuovo Vogel, n. 413; Nigel Fortune in New Grove, 4, pp. 49-50; Fiabane 2001 ; Rostirolla 2004b, p. 454; Fiabane 2005-06; Franchi 2006, pp. 165-167, 373-375, 413, 424, 450, 566; Grimaldi 2007, pp. 36, 39, 40, 561, 570, 575; N. Angeli, Viterbo espressione musicale dal XVI al XX secolo, Viterbo 2011, pp. 55-56. Su Maria: Marocco, XIV, p. 108.