Brenciaglia Vincenzo — Prelato (Bolsena, ca. 1767 – Roma, 18 gen. 1823)
Discendente dalla nobile famiglia annoverata dal 1801 tra i nobili di Orvieto e dal 1818 tra i nobili di Anagni, fu canonico di S. Pietro in Vaticano; fece il suo ingresso in Curia con l’incarico di prelato domestico e referendario nell’ott. 1801. Dall’anno successivo fu presidente dell’Accademia dei Nobili ecclesiastici. Durante l’occupazione francese prestò giuramento di fedeltà all’Impero, pur continuando ad assolvere le sue funzioni di canonico e pro-vicario del capitolo di S. Pietro. Fu lui a celebrare il Te Deum di ringraziamento per il concordato di Fontainebleau il 28 feb. 1813 e per la vittoria di Napoleone a Lipsia nel maggio successivo. In seguito a questi episodi, con la Restaurazione fu rimosso dalla presidenza dell’Accademia dei Nobili Ecclesiastici e costretto a pronunciare una solenne ritrattazione.
Nel 1818 fu reintegrato nelle funzioni con la nomina a delegato apostolico nella Delegazione di Frosinone in sostituzione di monsignor Pacca. L’incarico si rivelava particolarmente delicato, in una zona nel pieno delle difficoltà della lotta al brigantaggio; il neodelegato richiamati immediatamente in vigore gli editti in materia dei suoi predecessori, nel febbr. decretò una nuova divisione delle due province di Marittima e Campagna in otto distretti militari, controllati per metà dai Carabinieri e per metà dalle truppe di linea.
Nel piano di riorganizzazione delle forze impegnate nella lotta al brigantaggio, B. fu membro del Consiglio permanente per la repressione del brigantaggio e presiedette il Tribunale Criminale Straordinario istituito a Frosinone al posto della Commissione militare con editto 23 dic 1820. Il nuovo organismo era composto da giudici penali inviati da Roma. Richiamato a Roma circa un anno dopo, nel maggio 1821 divenne presidente della Camera Apostolica, ruolo che ricoprì fino alla morte. E’ sepolto nella chiesa romana di S. Nicola in Arcione.
BIBL: – Lodolini 1960, pp. 211, 212, 225, 228 (con rif. alle fonti d’archivio); Weber 1994, p. 524 (Brenciaglia Biagio); Boutry 2002, p. 517 (con bibl. e rif. alle fonti d’archivio).
[Scheda di M. Giuseppina Cerri – Isri]