Brunacci  Domenico, S. J. – Religioso (Viterbo 31 marzo 1616 – Roma 17 febbr. 1695).

Appartenente a una famiglia proveniente da Bassanello (oggi Vasanello) ma presente a Viterbo fin dal sec. XIV, fu ammesso il 25 marzo 1631 nella Compagnia di Gesù; in essa si svolse tutta la sua vita e la sua atti­vità. Insegnò grammatica e filosofia al Collegio Germanico di Roma, fu maestro dei novizi a Paler­mo, provinciale di Roma (1674-77) e di Venezia (1679), infine rettore del Collegio Romano. Lasciò alcune opere manoscritte elencate dal Sommervo­gel e relative alla sua attività didattica; inoltre un lavoro in due volumi con notizie su padre Balthasar Loyola Mendez, figlio del re di Fez.

A stampa re­stano tesi di laurea di cui fu relatore e due lettere inviate nel 1689 al generale dell’ordine. Nel 1661 donò alla Compagnia di Gesù la casa di campagna con annesso podere della sua famiglia, sita sulla strada della Quercia a Viterbo, al fine di farvi co­struire il nuovo convento dei Gesuiti nella propria città natale.

La sua famiglia ebbe sepolture nelle chiese viterbesi di S. Angelo in Spatha e S. Sisto. I Brunacci furono ascritti alla nobiltà viterbese. La famiglia si estinse in Francesco Felice, che con testamento del 24 febbr. 1725 isti­tuì erede il nipote Giuseppe Gregorio Consalvi, il quale aggiunse al proprio il cognome Brunacci.

BIBL. – Sommervogel, II, coll. 253-254, VIII, col. 1937; Si­gnorelli 1964, p. 105.

[Scheda di Antonella Giustini-Ibimus]