Campanella, Angelo – Incisore, Pittore (Roma, 1746-1748 – Ivi, 1811)

Nato a Roma tra il 1746 e il 1748, fu uno degli incisori maggiormente attivi a Roma nella seconda metà del Settecento. Svolse anche attività di restauratore e di pittore ed ebbe una sua scuola d’arte.

Una sua tela intitolata Il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolata di Maria coi Santi Secondiano e Margherita è stata eseguita per la Cattedrale di Tarquinia nel 1796; è stata successivamente restaurata e in quell’occasione si era evidenziato lo stemma del cardinale J. Siffrein Maury, vescovo di Montefiascone-Corneto dal 1792.

Probabilmente negli stessi anni il C. dipinse la Madonna in trono col Bambino ed i santi Francesco di Paola e Rocco, già nella chiesa dell’Annunziata della stessa Città e ora nel Museo diocesano. Alla sua bottega va ascritta poi l’Annunciazione, ora al Museo diocesano di Tarquinia. In anni recenti si sono attribuite al C. le cinque pale d’altare della chiesa di San Felice a Tessennano, datate tra il 1797 e il 1800,  che rappresentano il Purgatorio, il Martirio dei santi Felice e Adautto, la Madonna del Rosario coi santi Domenico e Caterina,  lAdorazione dei Magi, il Sacro Cuore di Gesù. Nell’opera di C. si nota il convergere di disparati suggerimenti stilistici, probabilmente derivazione della sua primaria formazione di incisore.

Quella grafica è sicuramente l’attività che ha impegnato il C. più a lungo che ha appreso alla scuola di Giovanni Volpato. Tra le sue realizzazioni più significative la partecipazione alla raccolta di stampe intitolata “Schola italica picturae” e le stampe che ora sono raccolte all’Istituto Nazionale per la Grafica che sono caratterizzate sopra tutto da stampe “di traduzione” cioè stampe che furono realizzate con l’obiettivo di riprodurre in scala ridotta opere di grandi maestri del passato ma anche di pittori contemporanei all’artista. Sono opere “di invenzione” invece quelle incisioni che sono concepite come creazioni indipendenti, dove l’incisore gode di una maggiore libertà creativa.                       

BIBL. – G. Tiziani, Angelo Campanella in Maremma. Il Neoclassicismo al Paese, in  “Bollettino 2003”, pp. 107-129; G. Tiziani, Dipinti del Sei e Settecento, in “Bollettino del 1987”, pp. 165-166 e 167; R. Donati, L’attività grafica di Angelo Campanella, Le opere incisorie conservate presso le Collezioni “Stampe e disegni” dell’Istituto Nazionale per la Grafica, in “Bollettino 2003”, pp. 131-149.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]