Casti,  Carlo – Sacerdote (Acquapendente, sec. XVII – Montefiascone,  post 1747)

Nato ad Acquapendente intorno al 1680, studia nel Seminario di quella città e poi a Montefiascone. E’ zio del più famoso Giovan Battista Casti che egli battezza il 6 settembre 1724 nella chiesa del S. Sepolcro di Acquapendente: Carlo in quel periodo è Canonico della cattedrale di Acquapendente prima di trasferirsi a Montefiascone dove diverrà canonico della cattedrale di S. Margherita. Egli diviene confessore ordinario del Monastero di San Pietro nella stessa città. nel maggio 1735 ed incontra suor Maria Cecilia Baij.

In questi anni (1735-1736) la  Baij scriveva la Vita di San Giuseppe come è rivelato dalla corrispondenza con il Bazzarri (corrispondenza che continua anche se il Bazzarri non è più il suo confessore ordinario). Il Casti, pur non ostacolando le visioni, i diari e gli scritti della Baij, aveva chiesto una valutazione da parte del Sant’Ufficio che fu favorevole alla Baij. Negli anni successivi, su richiesta della Curia di Montefiascone, fu formata una Commissione composta da Gesuiti e  Domenicani di Viterbo per un esame degli scritti della Baij: quella indagine terminò con la convinzione in quei religiosi che fosse bene che la Baij continuasse a scrivere. Nel 1747 il Casti rinuncia al canonicato di Montefiascone che viene assegnato al nipote Giambattista.

Bibl.: P. Bergamaschi, Vita della Serva di Dio Donna Maria Cecilia Baij Badessa del Monastero di S. Pietro di Montefiascone, I, volume, Viterbo, Agnesotti, 1923, pp. 615 e sgg.. A. Fallico, Introduzione a Giambattista Casti, Viterbo1984, p.47

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]