Cibo, Matteo – Vescovo (Viterbo, Secc. XV – 1498)
E’ detto essere nipote di papa Innocenzo VIII ed era protonotario apostolico quando fu nominato vescovo di Viterbo-Tuscania il 12 dicembre 1491 ma non prese possesso delle diocesi perché impegnato a Roma: erano gli anni del violento confronto tra Innocenzo VIII e il re di Napoli Ferdinando d’Aragona. L’ingresso avvenne nel 1492 a Viterbo e nel gennaio 1493 a Tuscania. In quello stesso anno il C. accolse il papa successore, Alessandro VI, che fu presente a Viterbo per un lungo periodo insieme con una corte di cardinali e di dignitari anche per fuggire all’epidemia di peste che aveva infestato Roma e nel mese di novembre fu a Tuscania (dove rispose negativamente alla richiesta di quei cittadini di vedere Tuscania separata da Viterbo) e da dove si spostò poi a Capodimonte, Pitigliano, Acquapendente e Orvieto.
Tra la fine del 1494 e l’estate 1495 a Viterbo il C. ricevette il re di Francia Carlo VIII che stava conducendo la spedizione per tentare la conquista di Napoli, con l’appoggio di parte della Corte pontificia e dei baroni romani. Se Viterbo si era mostrata accomodante nei confronti del sovrano francese, non fece altrettanto Tuscania e per questo, nel giugno 1495, la città fu saccheggiata dalla retroguardia dell’esercito di Carlo VIII che provocò la morte di circa 800 persone.
Nel 1496 era giunta a Viterbo Lucia Broccadelli da Narni per riformare un monastero di Terziarie di S. Tommaso e qui aveva ricevuto le stimmate oltre ad aver operato guarigioni miracolose. Sembra che il C. fosse rimasto dapprima incredulo davanti a questi eventi straordinari ma poi avviò un regolare processo per verificare quanto era avvenuto. Il C. morì nel 1498 senza lasciare buon ricordo di sé per l’avidità di denaro che aveva caratterizzato il suo governo.
BIBL. – “Catalogus episcoporum omnium Viterbij de quibus notitia haberi potuit ex varijs publicis scriptoris et diplomatibus”, p. 171-172 in CEDIDO, Biblioteca del Capitolo della cattedrale. G. Signorelli, Viterbo nella storia della Chiesa, Vol. II, Viterbo 1938, pp. 187-216; G. Giontella, Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania, in “Rivista storica del Lazio”, Anno V, n. 6 (1997), p. 37, HC, vol. II, p. 269; F. Pietrini, I vescovi e la Diocesi di Viterbo, Viterbo 1949, pp. 60-61.