De Casteele van, François (Francesco da Castello) – Pittore (Bruxelles, 1540 – Roma, 1621)
Aveva ricevuto una prima formazione in patria quando si trasferì a Roma dove giunse nel 1572. Dal 1577 al 1620 fu iscritto all’Accademia di San Luca e poi all’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Divenne in breve tempo uno dei più grandi miniaturisti anche se non rimangono tracce di questa sua attività salvo quello che scrisse Giovanni Baglione ne Le vite de’ pittori scultori e architetti pubblicata nel 1642.
La sua produzione pittorica fu destinata principalmente all’Umbria, Lazio e Toscana. Nel catalogo delle opere del C. ci sono alcuni dipinti destinati al santuario della Madonna della Quercia, due per le chiese di Orte (Madonna in Gloria, Perdono di Assisi), una per la chiesa dei Cappuccini di Viterbo (Madonna col Bambino e santi).
Le tele della Quercia sono quattro e risalgono ad un periodo compreso tra il 1588 e il 1608 e rappresentano rispettivamente una Pentecoste, una Natività, un S. Raimondo da Penafort e un’Annunciazione (oggi conservata nella chiesa di S. Sabina a Roma). E’ probabile che il C. abbia lavorato su commissione del cardinale Alessandro Peretti che aveva affidato al Cav. D’Arpino la decorazione della sua Palazzina nel complesso di Villa Lante e che è probabile abbia avuto parte anche sui lavori della Quercia. Il C. si ritiene che sia stata una personalità influente nella formazione del clima culturale viterbese di fine Cinquecento.
BIBL. – E. Fiorucci, Un esempio di pittura fiamminga a Viterbo: Francesco da Castello nel santuario della Madonna della Quercia, in “Bollettino 2005”, pp. 239-252.