Dolci Angelo Maria – Cardinale (Civitella d’Agliano, Viterbo 12 luglio 1867 – ivi 13 sett. 1939).

Discendente da nobile famiglia del patriziato orvietano, a 12 anni aveva cominciato i suoi studi nel seminario di Bagnoregio. Aveva studiato poi alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici e al Pontificio Ateneo di S. Apollinare di Roma. Il 5 giugno 1890 ricevette l’ordinazione sacerdotale a Bagnoregio.

Il 19 apr. 1900, a soli 32 anni,  fu nominato vescovo di Gubbio e il 13 maggio dello stesso anno ricevette l’ordinazione episcopale a Roma dal cardinale Francesco Satolli. Il 7 dic. 1906 iniziarono gli incarichi diplomatici con la nomina a Delegato apostolico in Ecuador, Bo­livia e Perù: il 9 dic. 1906 era stato nominato arcivescovo della sede titolare di Nazianzo. Nel 1910, terminato questo incarico,  si trasferì a Civitella per un periodo di riposo e, nel settembre benedisse la nuova chiesa della Madonna di Castellonchio a Graffignano, dedicato alla Madonna “Salus infirmorum”. Il 27 genn. 1911 fu nominato arci­vescovo di Amalfi, nel 1914 Delegato apostolico e vicario apostolico di Costantinopoli e arcivescovo della sede titolare di Gerapoli.

Erano gli anni terribili della guerra, dei massacri dei Greci e degli Armeni in Turchia, delle sofferenze dei cattolici in Libano ed in Siria. Il D., con il prestigio della sua personalità e del suo ruolo, seppe, con intelligenza ed abilità, far valere le ragioni della fede e della carità tra i vari contendenti, alleviò dolori ed angustie di molti senza distinzioni, tanto che nei 1921 Turchi, Greci ed Armeni eressero in segno di riconoscenza per l’opera svolta dalla Chiesa, un monumento a Benedetto XV di fronte alla Cattedrale cattolica di Costantinopoli. Il D. fu chiamato “l’uomo del Vaticano in Levante”.

Il 30 maggio del 1923 fu nominato Nunzio apostolico a Bucarest, in Romania. In considerazione dei meriti acquisiti  nei posti di responsabilità Pio XI , nel Concistoro del 13 marzo 1933, lo nominò Cardinale con  il titolo presbiteriale di S. Maria della Vittoria e poi con quello di Arciprete di Santa Maria Maggiore. Il suo nome figura scritto sopra la Porta Santa di questa Basilica per la chiusura dell’Anno Santo della Redenzione 1933-1934.

Nel 1936 fu elevato all’ordine dei Vescovi Suburbicari con giurisdizione sulla diocesi di Palestrina. Nel 1937 fu inviato quale Legato “ a latere” a presiedere il XII Congresso Eucaristico Nazionale Italiano, Intercoloniale, a Tripoli. Nel  marzo del 1939 partecipò al conclave che elesse Eugenio Pacelli, papa  Pio XII. Nell’aprile del 1939  fu presidente ai  Congressi internazionali della Gioventù Femminile  e dell’Unione Donne di Azione Cattolica. Nell’estate ebbe qualche malore, si ritirò a Civitella, dove, il 13 settembre 1939, si spense  serenamente nella “Villa Dolci”.

Attualmente  questa è la sede dell’Ente Morale “Fondazione Cardinale Dolci ed il luogo in cui  le suore “Figlie del Calvario , la cui casa fu fondata  a Civitella  d’Agliano nel 1919 dai Dolci, continuano a trasmettere alle nuove generazioni i valori morali, civili e religiosi che animarono il Cardinale

Bibl. — «Annuario Pontificio» 1912; «Annuario Pontificio» 1937; HC, VIII, p. 265; D’Angelo -Tosi 2005, p. 127; A. Cento, Civitella d’Agliano, le sue origini e il suo popolo, Viterbo, 2009, pp. 347-358; Civitella d’Agliano e il suo Cardinale, Grotte di Castro 1979

[Scheda di Massimiliano Vidili – Msl; integrazione di Tommaso Bernardini – Cersal]