Finiziani (Filiziani) – Famiglia (Viterbo, secc. XV-XVII)
La famiglia fu iscritta nell’Albo delle famiglie patrizie nel 1473; forse il capostipite era stato un Finiziano di Andrea che nel 1501 era già morto. Dai suoi figli, Andrea e Pier Giovanni, ebbero inizio due rami che proseguirono fino alla metà del Seicento.
Camillo figlio di Pier Giovanni, che è qualificato nei documenti “nobile viterbese”, nel 1551 era Priore e Conservatore del Comune di Viterbo mentre nel 1579 era deputato del Monte di Pietà e nel 1588 era nuovamente Priore. Da lui derivarono Angelo che si laureò in utroque iure e nel 1599 era deputato nell’amministrazione dell’Ospedale Grande; Guido che si trasferì a Roma; Orazio che nel 1590 era canonico della Collegiata di Sant’Angelo in Spatha e che, con testamento del 1626, destinava parte dei suoi beni alla nipote Pacifica Finiziani sposata Maidalchini; Lavinia che si sposò con Lorenzo Lorenzetto di Orbetello; Francesco che nel 1600 sposò Francesca Zazzera e poi Ortensia Alemanni: nel 1604 era procuratore della città di Viterbo e nel 1609 era tra i Conservatori. Sua figlia Pacifica, già educanda nel Monastero della Visitazione, si sposò prima con Ludovico Chigi e poi con il marchese Andrea Maidalchini.
Da Giovan Battista di Pier Giovanni erano nati Domenico che fu religioso; Alessandra che si sposò nel 1569 con Camillo Tomasselli; Giulio che si macchiò dell’omicidio del notaio Giulio Faiani intorno all’anno 1566. Il 13 giugno 1601 Giovan Battista fu Bernardino, deciso a partecipare alla guerra contro i Turchi per la difesa della Chiesa e del Pontefice, faceva testamento decidendo che i suoi beni sarebbero andati ad Angelo nominato suo erede universale. Artemisia, figlia del fu Finiziano e sorella del cappellaio Orazio e di Giovan Battista, sposò nel 1613 Arcangelo Del Mancino.
Il ramo divenuto nobile aveva abitazione in contrada San Lorenzo nel palazzo poi passato ai Pace e poi ai Grispigni.
Avevano sepoltura nella chiesa degli agostiniani alla Trinità.
BIBL. – N. Angeli, Famiglie viterbesi. Storia e cronaca. Genealogie e stemmi, Viterbo 2003, pp. 226-227.
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]