La Fontaine Pietro – Cardinale (Viterbo, 29 nov. 1860 – Fietta di Paderno del Grappa, 9 lug. 1935)

Nasce a Viterbo il 29 novembre 1860 da Francesco e Maria Bianchini. Il padre era di origine ginevrina e ex soldato dello Stato pontificio. Studia a Viterbo prima presso i Fratelli delle scuole cristiane, poi al collegio dei Gesuiti. Viene ordinato sacerdote il 22 dicembre 1883. A Viterbo insegna al Seminario latino e greco, diritto canonico, liturgia e storia ecclesiastica e diviene prima direttore spirituale e rettore del Seminario. Si prende cura, inoltre, dei giovani viterbesi come assistente spirituale del Circolo S. Rosa. Studioso della storia viterbese, pubblica tra le altre opere Pio 6 e Viterbo durante il periodo della rivoluzione: 1798-1799, Viterbo 1899;  Pellegrinaggio delle Confraternite della città di Viterbo alla Santa Casa di Loreto nell’agosto 1569, Viterbo 1900;  Le traslazioni dei ss. Martiri Valentino ed Ilario, come protettori della Città di Viterbo, Viterbo 1902; I Grilli o di una invasione di cavallette a cui soggiacque il territorio viterbese l’anno 1576, Viterbo 1905.

Il 24 novembre 1891 la Congregazione Propaganda Fide lo nomina missionario apostolico; nel gennaio 1906 diviene canonico del Capitolo della Cattedrale di Viterbo. Il Ministero dell’Interno, l’8 luglio dello stesso anno lo nomina cappellano del carcere di S. Maria in Gradi a Viterbo.

Il 6 dicembre 1906 Pio X lo nomina Vescovo di Cassano Jonio in Calabria. Durante li suo ministero apostolico, oltre a prendersi cura del clero e della popolazione locale, è Visitatore apostolico dei seminari del Beneventano, della Liguria,  della Toscana e di Malta. Nello stesso periodo avvia un fitto rapporto epistolare, che durerà tutta la vita, con don Alceste Grandori, suo figlio spirituale, che a Viterbo continua l’opera del L. con i giovani.

La sua posizione riguardo alla disputa, interna alla Chiesa, tra tradizionalisti e modernisti, fu di un  atteggiamento conciliante nei confronti di quest’ultimi. Il 27 marzo 1910 viene nominato Segretario della Sacra Congregazione dei riti e Prefetto della Commissione per la riforma del breviario. Nello stesso anno viene trasferito nella sede titolare di Caristo.

Nel febbraio 1915 Benedetto XV lo nomina Patriarca di Venezia. Durante gli anni trascorsi a Venezia la sua azione a favore delle truppe al fronte e della popolazione colpita dalla guerra è così incisiva da divenire un punto di riferimento per le autorità civili e militari. Nello stesso periodo scrive una biografia sul primo Patriarca di Venezia (Il primo patriarca di Venezia: vita popolare di s. Lorenzo Giustiniani, Venezia, 1929 2 ed.). Il 4 dicembre 1916 viene creato Cardinale. L.  viene nominato legato pontificio a Ravenna nel 1921 e nel 1933 a Vienna per il Congresso Cattolico. Nei confronti del fascismo non nascose alcune iniziali simpatie che svanirono davanti alle violenze contro sedi ed esponenti del movimento cattolico veneziano e nella crisi che investì l’Azione Cattolica nel contrasto tra Stato e Chiesa particolarmente acuto nel 1931. Muore il 9 luglio 1935 a Fietta di Paderno del Grappa. Nel febbraio 1960 è stata aperta dal Patriarca di Venezia la causa di beatificazione.

BIBL. – Voce La Fontaine Pietro di G. Vian in DBI, vol 63, Roma 2004, pp.58-60; M. Galeotti, L’illustrissima città di Viterbo,Viterbo, 2002, pp.534-535; F. Pietrini, I Vescovi e la Diocesi di Viterbo, Viterbo, 1949, pp. 179-180; Lettere del Card. La Fontaine a Don Alceste Grandori, Viterbo, 1975, p.7; S. Del Ciuco, Il cardinale La Fontaine: un religioso in prima linea, Viterbo, 1990; A. Cento, Don Alceste Grandori, Viterbo, 2002.

[Scheda di Isabella La Mantia – Cersal]