Marcucci, Bernardino – Orefice, Argentiere (Viterbo, fine XVII secolo – Ivi,  16 sett. 1754)

Figlio di Giacomo e di Quintilia Rosa Ottavia, era nato alla fine del Seicento. Si era sposato con Camilla Spiaggia di Nicola e nel 1741 i due coniugi narravano al giudice che, a causa della lunga malattia dell’uomo, erano stati costretti a fare diversi debiti che probabilmente non erano in grado di onorare. Nel luglio 1749 aveva ottenuto in affitto da Orsola Costa fu Filippo la bottega già dello zio Ascanio Costa dal quale l’aveva ereditata. In questo locale aveva svolto la sua professione insieme a Giovan Battista Romani e nel dicembre di quell’anno venivano pagati dagli amministratori della Cattedrale di San Lorenzo con la somma di trenta scudi per reliquiari da loro eseguiti dove deporre la reliquia di S. Gennaro e il legno della Santa Croce lasciati in eredità dal cardinale Urbano Sacchetti. Altri lavori per gli stessi committenti il Marcucci aveva eseguito negli anni precedenti. Il 5 ottobre 1754 la vedova, anche a nome dei figli, redigeva l’inventario dei beni già appartenuti al marito. Un figlio di Bernardino, Salvatore, farà anche lui l’orefice e lo stesso accadrà per Giuseppe, figlio di Salvatore con il quale si arriva ai primi decenni dell’Ottocento.

BIBL. – N. Angeli, Orafi e argentieri a Viterbo, Viterbo 2015, pp. 72-73.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]