Molajoni, Filippo – Orefice (Roma, Sec. XVII – Viterbo, ante dic. 1700)
La famiglia dei Molajoni era attiva a Roma nel campo dell’oreficeria quando allargò la sua attività anche a Viterbo con Filippo e suo figlio Agostino nel corso del XVII e XVIII secolo. Filippo, figlio di Agostino, aveva sposato Livia Calcagni, romana, e sul finire del Seicento aveva cominciato a far affari a Viterbo: nel 1684 aveva venduto a Domenico Palmerini e al figlio Lorenzo (orefice con bottega in Piazza del Comune) oggetti di argenteria per un valore di 150 scudi. Nel 1687 gestiva un negozio di oreficeria con Pietro Tommaso Bordoni che aveva sede presso Piazza delle Erbe e che era di proprietà del canonico Francesco Chigi Montoro. Nel 1691 era stato fatto un inventario con la descrizione particolareggiata degli attrezzi per la lavorazione dei metalli preziosi della bottega del Molajoni e del Bordoni. Nel momento in cui il figlio Agostino sottoscrive il compromesso matrimoniale con Rosa Strigelli nel dicembre 1700, Filippo era già morto. Agostino fu attivo non solo a Viterbo ma anche in altri centri della Tuscia: nel 1734 era creditore di Pietro Giuseppe Belli di Farnese per argenti a lui venduti. La linea della famiglia che si avviò con lui fu presente a Viterbo fino ai primi del Novecento (nel 1803 e 1808 i Molajoni cambiavano destinazione a terreni di loro proprietà da seminativi a pascolivi; nel 1895 un Molajoni Filippo aveva un negozio di ferramenta e uno di casalinghi].
BIBL. e FONTI – Archivio storico comunale di Viterbo, serie “Bandi ed editti”, Faldoni 21 e 22, anni 1803 e 1808; N. Angeli, Orafi e argentieri a Viterbo, Viterbo 2015, p. 79; Guida Monaci 1895. Guida commerciale di Roma e Provincia, Anno XXV (1895), pp. 1006-1008;
[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]