Nebbia, Cesare – Pittore (Orvieto, 1536 ca. – 1614  o forse post 1622)

Nato ad Orvieto intorno al 1536, era figlio di Tommaso esponente di una delle famiglie della nobiltà cittadina. Si formò nella bottega di Girolamo Muziano tra  Orvieto (dove ha lasciato molte opere) e Roma. Qui si era trasferito secondo alcuni già prima del 1555 ed era entrato in contatto con gli Zuccari; fu iscritto tra i Virtuosi del Pantheon e dal 1579 fu iscritto tra gli accademici di San Luca. Sisto V gli affidò vari lavori di grande decorazione sia a San Giovanni in Laterano che in Santa Maria Maggiore, nella Galleria delle carte geografiche in Vaticano  e a San Silvestro al Quirinale. Dal 1603 al 1604 lavorò con Federico Zuccari in Lombardia poi ritornò in Italia centrale per eseguire committenze in Umbria e nella Tuscia.

In quest’ultimo territorio sue opere sono nel Palazzo Viscontini ad Acquapendente, nella chiesa di S. Maria della Quercia, nella chiesa della Trinità a Viterbo, nella Cattedrale di San Lorenzo,  nell’Ospedale Grande degli Infermi e in altri luoghi (alcune ora raccolte nel Museo Civico della Città). Suoi lavori sono presenti anche a Bagnoregio, a Castiglione in Teverina, a Civita di Bagnoregio. A Viterbo aveva dipinto un Compianto sul Cristo deposto probabilmente negli anni 1573-1575 per la chiesa della Trinità, poi L’incoronazione della Vergine e quattro santi per una Cappella della Cattedrale dopo il 1583, in seguito nella Cappella dell’Ospedale Grande aveva realizzato la Piscina Probatica tra il 1594 e il 1595 (poi nella scala di accesso a quelli che erano gli uffici amministrativi e ora in esposizione presso la sede della Fondazione  Carivit a Viterbo) infine  i busti dei Dodici apostoli nella chiesa di Santa Maria della Quercia nel 1601.

Il Nebbia, dicono gli esperti, aveva interpretato nel migliore dei modi l’ispirazione del suo maestro Muziano verso un’arte religiosa come arte della dignità e della solennità, dove tutto ciò che è espresso serve per la formazione e l’istruzione religiosa dei fedeli.

Muore intorno al 1614 quando lo si descrive settantottenne ma secondo altre fonti era ancora vivo nel 1622.

BIBL. – Voce  Nebbia (del Nebbia, Nebula) Cesare di P. Tosini, in Dizionario biografico degli italiani, Vol. 78, Roma, 213, pp. 66-69; Voce Nebbia Cesare di P. Caretta in Dizionario storico biografico del Lazio, Vol. III, Roma 2009,  p. 1359; Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, Vol. VIII, Torino 1975, p. 102; “La Piscina Probatica” Il dipinto dello “Spedale Grande” di Viterbo. Cesare Nebbia (1534-1614). “Recupero di un opera dimenticata” a cura di Gennaro Esposito, Viterbo 2008; S. Rinaldi, I dipinti del Museo Civico di Viterbo, Todi 2004.

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]