Palombella Callisto Maria, o.s.m. (al secolo Vincenzo Antonio) – Vescovo (Ischia di Castro, 5 feb. 1687 – Sezze, 3 mag. 1758).

Fu religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, abitando per qual­che tempo nel convento di S. Rocco, e chierico della chiesa di S. Ermete. Fu ordinato sacerdote il 15 marzo 1710 e conseguì il magistero in teologia il 27 marzo 1717, insegnando nei conventi del­l’Ordine come lettore di filosofia e teologia. Fu esaminatore sinodale delle diocesi di Albano e di Porto. Insegnò Storia ecclesiastica alla Sapienza di Roma; per la sua vasta cultura fu prescelto come vescovo di Terracina, Sezze e Priverno (1° dic. 1749), succedendo a monsignor Gioacchino Ma­ria Oldi.

Nel governo della sua diocesi beneficò il Seminario di Sezze, che giunse a ospitare settanta giovani chierici, con un livello di studi di notevo­le qualità. Amico dell’erudito storico di Sermone­ta Pietro Pantanelli, fu suo ospite nelle tre visite pastorali compiute a Sermoneta (1750, 1763 e 1756). Nel suo Ordine fu priore provinciale per la Provincia di Roma, definitore e in seguito procu­ratore generale. Fu anche prelato, membro della Congregazione della Sacra Consulta e di quella dei Riti. Malgrado fosse «robusto di corpo e di vene­rabile presenza» (Pantanelli), subì gli effetti del­l’aria viziata della regione pontina, ammalandosi di infiammazione polmonare e morendo per un colpo apoplettico. Fu sepolto con iscrizione com­memorativa nella cattedrale di Sezze. Stendardi ri­corda l’esistenza di un suo ritratto a olio nella sa­crestia della chiesa parrocchiale di Ischia di Castro.

Opere. — Compendium vitae, virtutum, et miraculorum, nec non actorum in causa canonizationis b. Iulianae Falconeriae Tertii Ordini Servorum B.M. V. fundatricis ex segretaria Congreg. Ss. Rituum (Romae, Reverenda Camera Apostoli­ca, 1737); De s. Iuliana Falconeria virgine Florentina Tertii Ordinis Servorum B.M. V. fundatrice oratio Romae habita in tempio S. Marcelli XIII. Kal. Iulias an. 1728 ad emin. et rev. S.R.E. Cardinales (Romae, ex typ. Komarek, 1738); De ab­dicato per S. Philippum Benitium Pontificatu, ms.

BIBL. – Marocco, VI, p. 50; Pantanelli 1906-08, II, pp. 214, 227; HC, VI, p. 397; Stendardi 1969, pp. 147-148; Ubaldo Forconi in «Chiese e conventi dell’Ordine dei Servi di Ma­ria», bollettino n. 15, marzo 1976; Cattaneo 1999, pp. 263, 265, 267.

[Scheda di Orietta Sartori – Ibimus]