Pucitta Francesco – Notaio, imprenditore (Viterbo, 27 feb. 1663 – Civitavecchia, 1705)
Figlio del nobile viterbese Romolo (n. 1622) e di Caterina Stufila, fu il fondatore del ramo familiare fiorito a Civitavecchia. Dopo aver infatti esercitato a Viterbo l’attività di notaio, si trasferì negli anni Ottanta del secolo nella città portuale, allora in vivace sviluppo (nel 1693 Innocenzo XII ne innalzò il prestigio, con governatori di grado prelatizio dipendenti dalla Sacra Consulta e obbligati alla residenza in loco, nel 1696 vi soggiornò promuovendo importanti lavori pubblici).
L’inserimento di P. nella società di Civitavecchia fu rapido: nel 1687 formò, con l’appoggio dei finanzieri Calabresi di Viterbo, una società d’affari per gestire «diversi negozi nel porto di Civitavecchia», per i quali ebbe come socio il capitano del porto Giuseppe Renda. Sposatosi con la civitavecchiese Anna Conti, ottenne la cittadinanza e un tacito inserimento nel patriziato locale, tanto che nel 1694 fu ascritto alla magistratura dei visconti cittadini. Nel 1702 fece restaurare la chiesa di S. Maria della Morte (appartenente all’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte, che aveva la sede principale a Roma) e vi si preparò la tomba, dove sarà sepolto. Nel 1710 i figli, che saranno tutti insigniti delle magistrature civiche, vi porranno un’iscrizione elogiativa.
BIBL. – Vitalini Sacconi 1982, II, pp. 78, 314; Angeli 2003, pp. 433, 828, 832.
[Scheda di Saverio Franchi – Ibimus]