Ruspantini – Famiglia (Grotte di Castro, secc. XVIII-XX)

La  presenza dei Ruspantini a Grotte S. Lorenzo (come si chiamava prima di diventare Grotte di Castro) è documentata dal 23 febbraio 1692 quando viene registrato il battesimo (nella parrocchia di S. Giovanni Battista) di Bernardino, figlio di Giuseppe e di Marsilia Silvi della parrocchia di S. Pietro, che poi sarà cresimato il 25 aprile 1698 dal cardinale Barbarigo nel corso della Visita pastorale al paese. Lo stesso Bernardino riceve la prima tonsura nel 1709. Negli anni precedenti anche un altro Ruspantini aveva abbracciato la carriera ecclesiastica: era Tommaso che nel 1698 aveva preso  gli ordini minori. Queste scelte stanno a significare che la famiglia (o le famiglie) Ruspantini a quella data erano già proprietarie di alcuni beni che, con la scelta della carriera ecclesiastica dei rampolli, mettevano al sicuro nella speranza di accrescere le loro fortune.

Nei primi anni del Settecento troviamo un Francesco Ruspantini (v.), originario di Grotte di Castro, che era Guardiano del convento di San Francesco a Montefiascone ed esaminatore sinodale del cardinale Pompeo Aldovrandi (che fu vescovo di Montefiascone-Corneto dal 1734 al 1754).

Un Girolamo Ruspantini, figlio di Angelo, nato il 14 dicembre 1757, nel 1776 è nel Seminario di Montefiascone. Nel 1743 Filippo figlio del quondam Domenico è attore in una causa civile mentre un Flavio Ruspantini nel 1744 è parte in un contratto di soccida e nel 1783 un Flavio (forse lo stesso) risulta essere canonico insieme a Francesco Ruspantini a Grotte di Castro.

Questi sono gli anni in cui eccelle a Grotte di Castro la figura di  Giuseppe Alessio Ruspantini (v.) Governatore e Notaio che ha come figli Francesco, Teona e Angelo (che è stato Governatore di Marino, poi di Tuscania e di Bagnoregio) poi ha sposato Caterina Tassara e da loro due nascerà Teodorico, scrittore e poeta. Giuseppe Alessio ha raccolto il testamento di Lorenzo Ruspantini, testamento che è all’origine della lite tra Giovanni Battista e Filippo, quest’ultimo Canonico a Grotte di Castro (c’è un Filippo figlio del quondam Domenico nel 1823 e un Filippo figlio di Lorenzo ambedue già citati).

Nel 1837 Filippo è anche Vicario foraneo per Grotte di Castro e Girolamo Ruspantini è notaio nello stesso paese mentre Giacomo Ruspantini è Segretario Comunale.

La strada della carriera ecclesiastica non è stata smessa nell’Ottocento dai Ruspantini visto che un Paolo Antonio,  nato il 22 novembre 1822 da Luigi di Paolo Antonio e da Angela Manganozzi, prende gli ordini minori; nel 1835 un Giovanni Ruspantini prende la prima tonsura; un Teodorico Ruspantini chiede un beneficio ecclesiastico nel 1871.

Nella Guida Monaci del 1895, alla voce Grotte di Castro risulta Augusto Ruspantini direttore del “Concerto comunale” mentre Giudice conciliatore è Vittorio Ruspantini,  Avvocato è Francesco Ruspantini (già Sindaco di Grotte di Castro dopo l’Unità d’Italia),  Notaio è Vittorio  Ruspantini, Cartolaio è  Giuseppe Ruspantini che è anche Droghiere, Fabbro ferraio è Biagio  Ruspantini, Legatore di libri è Bernardino Ruspantini, Sarto è Augusto Ruspantini e infine Tabaccaio è Angelo Maria Ruspantini (p. 927).

Il citato Vittorio era stato Segretario di S. Lorenzo Nuovo nel 1853 ed era stato implicato nei moti della II^ Repubblica Romana.

Ci sono poi una serie di casi giudiziari che riguardano alcuni componenti della famiglia e tra questi un Vincenzo Ruspantini che risulta detenuto nella Darsena di Civitavecchia nel 1869 da diversi anni.

Sul finire dell’Ottocento troviamo diversi Ruspantini che sono presenti  ad Acquapendente (probabilmente per matrimoni con donne del luogo), altri a Roma, qualcuno più tardi a Viterbo oltre quelli che sono rimasti a Grotte di Castro come la Guida Monaci ha evidenziato..

Tra i testi che rinviano ai Ruspantini ci sono i seguenti: A Giosuè Rosati che oggi primamente la incruenta ostia di pace e il calice di salute offerisce. Vittorio Ruspantini, Giuseppe Cordelli questi versi pegno tenue di perenne amistade lietamente plaudendo D.D.D., s.l. 1849;  Nel giorno 8 maggio 1882 all’apertura solenne del cimitero di Grotte di Castro il sindaco avv. Francesco Ruspantini diceva, Acquapendente 1882; Teodorico Ruspantini, Feste ed ebrezze: sensazioni. Per la riviera del Lago di Bolsena, Sarzana 1892. Per le pubblicazioni di Angelo Ruspantini v. la voce in questo “Gente di Tuscia”.

BIBL. – Almanacco e notiziario della Città e Provincia di Viterbo per l’anno 1837. Anno primo, Viterbo, Tipografia Tosoni, 1837, p. 58, 85, 97; Guida Monaci 1895, Roma 1895, p. 927; A. Ruspantini, Storia di Grotte di Castro, Grotte di Castro, 1978, passim;  http://dl.antenati.san.beniculturali.it/?q=gallery

[Scheda di Luciano Osbat – Cersal]